Wall Street non festeggia Obama: -5,16%
In calo i mercati del vecchio continente. Milano a -1,21%. Bene invece le piazze asiatiche: Tokyo +4,46%
Cari amici,
Obama ieri è stato eletto Presidente degli Stati Uniti d’ america, e le borse sono calate!
Mi chiedo se ci sia una relazione tra queste due notizie.
Sarebbe semplicistico scrivere che “è troppo presto per dirlo”, perchè molte altre volte il cosiddetto “effetto annuncio” ha provocato movimenti di valore anche notevole nei listini.
Peraltro sono convinto che queste notizie non abbiano una correlazione.
Più precisamente credo che in questo periodo gli operatori del settore abbiano un unico obiettivo prevalente: Fare cassa!
Nei giorni scorsi le borse sono salite, e allora si vende e si incassa quello che si può,
…quindi la borsa scende fino ad un minimo “inaccettabile”, e allora si ricompra ….per poi rivendere subito.
Da un punto di vista oggettivo, questo movimento altalenante è positivo, in quanto indica che gli operatori hanno trovato il punto di equilibrio che ritengono “minimo”.
Non so dire se manterranno questa convinzione a lungo.
I dati economici negli USA sono tutti negativi, e in Europa non stiamo molto meglio.
Il valore del petrolio continua a calare, e ciò conferma la scarsa fiducia che gli investitori hanno nel medio periodo.
Staremo a vedere cosa succederà!
Corriere della sera
MILANO – La vittoria di Barack Obama alle presidenziali americane non sembra, almeno in questa prima giornata, entusiasmare le Borse europee e neppure Wall Street. Anzi, a fine seduta il Dow Jones fa segnare un vero e proprio tonfo: -5,16% a 9.128,99 punti. Il Nasdaq arretra del 5,50% a 1.628,19 punti, mentre lo S&P 500 scende del 5,27% a 952,71 punti
EUROPA DEBOLE – In precedenza, i listini del vecchio continente avevano chiuso in territorio negativo la prima seduta dopo le elezioni americane, avendo già scontato l’euforia per la vittoria di Obama. Il mercato è tornato quindi a preoccuparsi dell’allarme recessione, in attesa delle decisioni sui tassi di Bce e Boe. A Parigi il Cac40 ha perso l’1,98%, a Francoforte il Dax il 2,11%, a Londra il Ftse100 il 2,34%, a Milano il Mibtel l’1,21%, a Zurigo lo Smi il 3,48%, ad Amsterdam l’Aex il 4,03%.
TOKYO – Discorso diverso, invece, per le piazze asiatiche con i mercati che hanno registrato un forte rialzo, spinti da una ventata di ottimismo dopo la vittoria del candidato democratico. A Tokyo l’indice Nikkei ha guadagnato il 4,46% alla chiusura
CAMBI – Nel mercato dei cambi, l’euro chiude in deciso rialzo sul dollaro, sfruttando la pressione cui è stato sottoposto nel finale il biglietto verde. L’euro ha toccato quota 1,3045 dollari dopo un massimo di 1,3116 e un minimo di 1,2790.
PETROLIO – Torna in picchiata il prezzo del greggio. Alla fine della giornata di contrattazioni a New York i futures sul petrolio con scadenza a dicembre vengono scambiati a 65,30 dollari, in calo di 5,23 dollari, pari al 7,4% in meno rispetto alla chiusura di ieri.
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