Tremonti: «La paura del crollo delle Borse mi sembra finita»
Cari amici,
Giulio è speranzoso per il futuro, e dice che “lo Stato può fare, con quello che ha, il meglio che può”.
Chi non potrebbe dire la stessa cosa?
Anche l’ ultimo disoccupato con 4 figli da mantenere potrebbe dire “posso fare, con quello che ho, il meglio che posso”!
I quattro figli da mantenere, per analogìa, sarebbero tutte le persone che aspettano un aiuto necessario in Abruzzo, tanto per cominciare!
Per ciò che mi riguarda dello Stato non mi fido!
Lo “Stato” vuol dire “tutti noi”, e dire che la responsabilità è di “tutti” è uguale a dire che la responsabilità è di “nessuno”.
L’ Italia è piena (per fortuna) di aziende sociali che si dedicano al volontariato e alla solidarietà.
Ci sono enti e associazioni per tutti i gusti culturali (di destra, di sinistra, religiose, laiche, etc..etc…) ….ebbene che lo Stato le valorizzi!
E’ meglio che lo Stato non metta le mani sui nostri soldi, ma, invece, che favorisca e agevoli l’ erogazione gratuita ad Enti ed associazioni che per loro natura aiutano il prossimo “gratis”.
Il cosiddetto “terzo settore”, chiamato anche “non profit” si potrà evolvere se lo Stato ne agevola lo sviluppo finanziario.
Credo che lo Stato si debba occupare soltanto di quelle attività che non può delegare: Esercitare la giustizia, mantenere il monopolio della forza militare e di sicurezza, difendere il territorio, mantenere un sistema sanitario efficiente e gratuito, controllare ed organizzare il sistema di istruzione nazionale.
Il resto della vita economica e sociale è opportuno che siano i privati ad organizzarla, attraverso il settore “privato” e del “non profit”.
Nei prossimi anni, l’ umanità avrà due grandissime sfide economiche da affrontare, e si potrà rimediare ai problemi che sorgeranno soltanto promuovendo la solidarietà e la condivisione!
Di seguito le elenco:
1) Il dollaro americano dovrà cedere il potere mondiale che detiene da circa 60 anni a questa parte; Mentre scrivo il debito pubblico complessivo dello Stato americano ha superato i 10 mila miliardi di dollari, e non potrà continuare ad incrementarsi ancora per molto.
2) Il petrolio sta finendo, e la società occidentale oggi non ha alcuna risorsa alternativa da utilizzare. Tutta la nostra vita sociale sarà sconvolta da questo fatto ineludibile, e i nostri figli non potranno non tener conto di questa emergenza.
Finora abbiamo vissuto nella nostra società da “bambini”.
E’ arrivato il momento di diventare grandi!
Il sole 24 ore
Il peggio è alle spalle. L’economia globale non ha ancora indicazioni certe, ma «la caduta si sta fermando». Sono le parole pronunciate dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nel corso di «In mezz’ora», trasmissione di Rai3. Il ministro ha inoltre sottolineato che non c’è più uno «scenario apocalittico» negli Stati Uniti grazie all’intervento del governo, e lo stesso vale per l’Est Europa e l’Est asiatico.
«La paura di un crollo delle Borse e della finanza mi sembra finita e la gente ha tirato un respiro di sollievo perchè è finito l’incubo degli incubi». «Siamo ancora in una situazione di incognita», ha tuttavia precisato Tremonti, secondo cui «sicuramente è finita la paura dell’apocalisse. E’ rallentata la caduta dall’autunno in poi del traffico e del commercio che è la nostra ricchezza. Guardiamo al futuro con qualche speranza».
Sempre oggi il ministro dell’Economia è intervenuto sul tema della ricostruzione post-terremoto in Abruzzo, ribadendo quanto detto ieri da Silvio Berlusconi: «Non ci saranno aumenti di voci come la benzina o le imposte personali, niente di tutto questo perchè non ce n’è bisogno: lo Stato può fare, con quello che ha, il meglio che può».
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