Tassi Usa al minimo storico:
Fed Funds, range tra 0 e 0,25 per cento
Cari amici,
La Fed sta utilizzando tutte le cartucce che le sono rimaste per fronteggiare la crisi.
Da una parte stampa moneta e la immette nel sistema.
D’ altra parte abbassa il costo del denaro.
Il debito pubblico americano sale sempre di più.
La bilancia dei pagamenti è sempre più in rosso.
I cittadini americani sono tra i più indebitati nel mondo.
Il prezzo del petrolio continua a scendere (ossia ci vogliono sempre meno dollari nel mondo per acquistare tutto il petrolio in vendita. Pertanto la massa monetaria mondiale di dollari “galleggia” sempre di più nelle tasche di tutti coloro che nel mondo ne sono proprietari).
Tutta questa situazione potrebbe portare a breve termine ad un aumento dei prezzi incontrollato (inflazione) negli Stati Uniti.
Io se oggi avessi dei dollari in tasca, li cambierei in una valuta più sicura!
Il sole 24 ore
La Federal Reserve con una mossa a sorpresa ha deciso oggi di abbassare il costo del denaro ai minimi di sempre, in una forchetta compresa fra lo 0% e lo 0,25%, a seconda delle necessità che si presenteranno. La Banca centrale Usa ha così evitato una riduzione secca dei tassi, come avvenuto finora, preferendo una soluzione flessibile che le consentirà di agire a seconda delle circostanze.
Contemporaneamente la Fed ha annunciato il taglio del tasso di sconto di 75 punti base portandolo allo 0,5% dall’1,25 per cento. La decisione della Riserva Federale ha come obiettivo quello di combattere la recessione in atto, portando i tassi a un «livello eccezionalmente basso» per un certo periodo cercando di contrastare rapidamente la pressione dei prezzi. La mossa odierna della Fed consente infatti di finanziare il sistema negli Usa nell’ipotesi più vantaggiosa senza alcun interesse. Ma anche l’ipotesi più onerosa applicabile della forchetta, cioè lo 0,25%, è equivalente ai saggi applicati a Singapore, fino a oggi i più bassi in assoluto.
La decisione è stata presa all’ unanimità ed è senza precedenti, in quanto appunto anzichè tagliare il tasso di riferimento si è optato per una soluzione più articolata. La Banca centrale ha aggiunto che il livello in pratica azzerato del costo del denaro continuerà a sussistere per «qualche tempo» in considerazione della gravità della situazione dell’ economia. Negli ultimi 14 mesi la Fed ha operato ben nove tagli del costo del denaro, a cominciare dal settembre dello scorso anno, quando i Fed Funds si trovavano al 5,25 per cento. La Fed ha aggiunto anche che continuerà a sostenere i mercati finanziari attraverso il riacquisto di emissioni in grande quantità, riferite sia al debito delle agenzie governative che operano nel settore immobiliare che più in generale a securities ancorate a questo stesso comparto.(p.f.)
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