Shock da Usa: crolla Chicago Pmi
Scivola in fase di contrazione. E conferma tutti i dubbi sulla reale ripresa degli Stati Uniti.
ROMA (WSI) – Cosa sta accadendo all’economia degli Stati Uniti. Non è passato molto tempo da quando si è brindato alla solidità della sua economia, in occasione della revisione del Pil del terzo trimestre a +5%, comunicata a fine dicembre. Sono passati poco più di due mesi da quando si tornò a guardare agli Stati Uniti come a uno dei motori principali dell’economia mondiale, dal momento che il tasso del 5% è stato il più alto dal 2003.
Oggi, la brutta notizia non è arrivata solo con la revisione del Pil del quarto trimestre, ma anche con un altro dato indicativo delle condizioni di salute del comparto manifatturiero: il Chicago Pmi.
Nel mese di febbraio, l’indicatore è crollato infatti a 45,9 punti (sotto i 50 punti, in evidente fase di contrazione): una sorpresa shock, dal momento che il consensus aveva previsto un valore a 57,5). E’ il valore più basso dal luglio del 2009 ed è anche la flessione, su base mensile, peggiore dai tempi del crack di Lehman Brothers. (Lna)
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