Roma – Briciole all’economia reale – e i risultati si vedono, visto la recessione che sta colpendo l’Europa e la disoccupazione che dilaga -; e tanti soldoni invece a loro, i banchieri, i privilegiati del sistema Europa. Grazie Europa, grazie Draghi.
Arrivano i numeri degli aiuti di questi ultimi tre anni, dall’ottobre del 2008 al dicembre del 2011, che fanno accapponare la pelle e spiegano da soli, senza nessun commento, tutta la rabbia dei cittadini. In questi anni i finanziamenti alle banche sono ammontati a 1.600 miliardi, ovvero al 13% del Pil dell’Unione Europea, stando ai numeri della Commissione europea.
Da notare che questi numeri sono vecchi, in quanto salta agli occhi il fatto che a fine dicembre 2012 le statistiche Ue si fermano al 2011. Non sono compresi tutti i fallimenti bancari del 2012, come quelli in Spagna, le cui banche hanno ottenuto una prima tranche da €39 miliardi, o gli "aiuti" all solita stra-fallita Grecia, e perfino la piccola Cipro, la cui banche sono sulla strada del bailout tramite un mega salvataggio da almeno €10 miliardi. Senza parlare del sifonamento di fondi all’economia reale a cui in pratica corrisponde le varie operazioni pro-banche effettuate dalla Bce di Mario Draghi: pro-banche appunto e non per l’economia reale.
La fetta più grande degli aiuti è andata ai sistemi bancari di tre paesi, che insieme hanno divorato "quasi il 60% delle risorse complessive: Regno Unito (19%), Irlanda (16%) e Germania (16%)", scrive la Commissione Ue.
http://www.wallstreetitalia.com/article … l-pil.aspx
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