Vieni Gilgamesh, sii mio sposo,
concedimi il tuo amore,
sii il mio sposo ed io sarò la tua sposa!
Farò preparare per te un carro di lapislazzuli,
dalle ruote d’ oro e dai corni di elettro.
Dèmoni della tempesta vi aggiogherai come muli,
e nel profumo dei cedri entrerai nella nostra casa.
Quando verrai,
la soglia ed il palco baceranno i tuoi piedi,
davanti a te s’ inchineranno re, signori e principi,
ti porteranno in tributo i prodotti dei monti e della pianura.
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