Riforma del condominio, Progetto AziendaCondominio
Cari amici,
Il prossimo 18 giugno 2013 entrerà in vigore la riforma delle norme sul condominio, varata con la legge 11 dicembre 2012 n° 220.
Sul forum potrete trovare moltissimi articoli tecnici di commento alle numerose novità previste dalla norma.
In questa lettera, però, voglio portare l’ attenzione sull’ analisi politica che riguarda le nuove norme in vigore.
Le leggi, infatti, non vengono dalla luna, ma le scrivono delle persone in rappresentanza dei gruppi di potere che governano il nostro paese (Nel caso specifico, questi gruppi di potere sono le associazioni degli amministratori di condominio, e le associazioni dei piccoli proprietari).
Queste persone hanno una loro idea di società e di economia, e cercano di realizzarla regolando la vita della gente con le leggi che scrivono.
Queste stesse persone però hanno un problema: La realtà della società e dell’ economia non si lascia plasmare dalle leggi, e pertanto queste leggi alla fine devono forzatamente tenere conto della realtà.
La riforma del condominio, pertanto, è stata costretta a tenere conto della realtà sociale ed economica della nostra società, agevolando in modo significativo i nostri progetti.
Dal 18 giugno, finalmente, le comunità residenziali che vorranno, potranno organizzarsi nel modo migliore con l’ aiuto della nostra Community, e con la benedizione della legge.
Il legislatore, infatti, ha dovuto accettare che la figura legale denominata "amministratore di condominio" è in realtà una carica elettiva di rappresentanza (…come il sindaco per capirsi), anche se poi l’ ha riempita di obblighi e doveri impossibili da svolgere. Un amministratore di condominio, infatti, non potrà mai adempire a regola d’ arte sia le funzioni di gestore finanziario, sia quelle di gestore amministrativo, sia quelle di gestore tecnico degli impianti, sia le funzioni di legale che sa leggere e firmare i contratti, sia le funzioni di consulente sociale di riferimento, etc…etc…etc….
Le comunità residenziali devono rendersi conto che per tenere l’ amministrazione contabile e finanziaria serve un ragioniere; per gestire tecnicamente gli impianti di un condominio serve un geometra; per gestire la società condominiale serve una persona di riferimento che sappia gestire i rapporti sociali con professionalità, che aiuti i condòmini ad andare d’ accordo; vi è pertanto bisogno di professionisti (assistenti sociali, o professionisti della mediazione sociale) che si occupino di questo.
Questa rivoluzione sarà possibile a partire dal 18 giugno prossimo, perchè l’ articolo 1129 del codice civile, al 3 comma recita "In mancanza dell’ amministratore, sul luogo di accesso al condominio o di maggior uso comune, accessibile anche ai terzi, è affissa l’ indicazione delle generalità e dei recapiti, anche telefonici, della persona che svolge funzioni analoghe a quelle dell’ amministratore".
Pertanto, un condòmino rappresentativo, che abbia carisma, potrà essere nominato con le maggioranze previste dalla legge, per svolgere la funzione di rappresentante legale del condominio (ossia la funzione "analoga" a quella dell’ amministratore che è necessaria per ogni azienda che è attiva sul mercato). La delibera di nomina, richiamerà espressamente la legge, e pertanto libererà il condòmino da tutte le responsabilità che invece sono attribuite alla pesante carica legale chiamata "amministratore di condominio".
L’ assemblea, contestualmente alla nomina del condòmino "rappresentante legale del condominio", dovrà nominare un ragioniere per tenere l’ amministrazione del condominio secondo gli obblighi attribuiti all’ amministratore per questa funzione, e un geometra che si occuperà di monitorare le strutture tecniche dello stabile con professionalità e competenza, secondo gli obblighi attribuiti all’ amministratore per questa funzione.
Preciso che il condòmino nominato come rappresentante legale non avrà le responsabilità che sono accollate all’ amministratore professionista, poichè ciò non è previsto dalla legge; questi diversi obblighi saranno attribuiti dalle delibere di assemblea a professionisti che abbiano competenze specifiche per adempierli.
Ogni organizzazione condominiale dal 18 giugno avrà la libertà di gestire il condominio nel migliore dei modi, con criteri di qualità, e senza l’ assillo della legge, se nominerà come rappresentante legale un condòmino residente.
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