Nel campo della psicologia, la resilienza è la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà.
È la capacità di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza perdere la propria umanità.
Persone resilienti sono coloro che immerse in circostanze avverse riescono, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti.
Nel campo della sociologìa e della politica, invece, possiamo considerare la resilienza una misura della quantità di disturbo e di perturbazione che un sistema può assorbire prima di andare in crisi così profondamente da non tornare facilmente com’ era prima.
Pensiamo ad un ecosistema: Quanti alberi si possono tagliare in una foresta prima che gli animali che ci vivono comincino a morire?
Pensiamo alla convivenza coniugale: Quante volte si può litigare con il proprio consorte prima che il matrimonio vada in pezzi?
Pensiamo all’ equilibrio politico di una nazione: Quanto fervore religioso può contenere uno stato mantenendo le caratteristiche di una democrazia?
Pensiamo all’ equilibrio finanziario di uno stato: Quanto debito pubblico può accumulare un popolo prima di fare bancarotta?
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