Referendum acqua, un condominio protesta
Gli inquilini ‘ribelli’ stanno adottando una particolare forma di protesta in nome del risultato del referendum del 2011, chiedendo che il capitale non venga remunerato. L’azienda: "Noi siamo in regola"
Modena, 4 giugno 2013 – E’ tornata l’acqua nei rubinetti del condominio ribelle che da mesi applica l’autoriduzione della bolletta in nome del risultato del Referendum sull’acqua pubblica del 2011. La multiutility Hera, che serve di acqua e gas anche la provincia di Modena, ha ripristinato il flusso per gli appartamenti del condominio Itaca dopo che ieri il servizio era stato completamente interrotto.
Per protestare gli inquilini si erano recati in Consiglio comunale armati di shampoo, accappatoi e stoviglie da lavare ed avevano chiesto al sindaco, Giorgio Pighi, un incontro urgente. Le dodici famiglie che risiedono nel condominio Itaca hanno scelto questa forma di protesta dopo aver visto inapplicato quanto definito dal referendum e ribadito dall’authority, anche in termini di tariffe e cioè l’abrogazione della norma che prevede la remunerazione del capitale, con percentuali sulle tariffe che variano da ambito ad ambito dal 10 fino al 25%.
A livello nazionale si tratta della Campagna di obbedienza civile, sostenuta anche da associazioni dei Consumatori, che prevede la richiesta alle aziende fornitrici di applicare quanto stabilito dal voto. E’ a questa campagna che il condominio modenese si rifà autoriducendosi le bollette dell’acqua, con esplicita dichiarazione diretta ad Hera di rispettare quell’esito.
“Hera ha continuato sempre ad inviare solleciti di pagamento trattandoci come fossimo semplicemente dei morosi – spiegano gli inquilini di Itaca – e da settimane abbiamo il flusso dell’acqua ridotto al minimo, proprio come chi non paga”. Un disagio che con la chiusura definitiva del servizio di ieri mattina rischiava di trasformarsi in un danno grave: impossibile infatti, per legge, abitare in edifici in cui manchi l’erogazione dell’acqua.
Da parte sua Hera spiega che “la riduzione della fornitura idrica applicata allo stabile non può in alcun modo considerarsi come atto di arroganza o persecuzione verso
i condomini. Infatti l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, con recenti provvedimenti ha affrontato la tematica della remunerazione del capitale investito, eliminando tale componente dalla tariffa del servizio idrico, nel rispetto dell’esito referendario”.
Per quanto riguarda il periodo compreso fra il 21 luglio 2011 e il 31 dicembre 2011, “la quota corrisposta a titolo di remunerazione, sarà restituita ai cittadini secondo le modalità e gli importi che la stessa Aeeg delibererà a breve. Per quanto riguarda invece il periodo dal 1 gennaio 2012 in poi, le quote corrisposte per remunerazione saranno scontate, secondo il disposto della stessa Aeeg, dalle tariffe che saranno deliberate per il 2014” precisa ancora il colosso dell’energia. In ragione di tale contesto, secondo l’azienda “l’importo delle bollette emesse risulta dunque da onorare per intero e qualunque parziale pagamento è da considerarsi come una comune insolvenza”.
http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/ … hera.shtml
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