Italia, è allarme recessione
Draghi: «Difendere le famiglie»
Il Fondo Monetario Internazionale: «Sia nel 2008 che nel 2009 la crescita del Pil italiano sarà negativa»
Cari amici,
La WebPage del Corriere della Sera di oggi ci ricorda che la crisi economica sta raggiungendo le fasce “medie” della popolazione, le quali, essendo composte da “poveri” cittadini, vedono giornalmente ridursi il potere di acquisto dei loro redditi medio-bassi.
A questo riguardo, è bene sottolineare che tutti i miliardi di euro che sono stati pompati dagli stati cosiddetti “sovrani” nel sistema finanziario fino ad oggi, ed anche tutti i miliardi di euro che dovranno essere pompati nel prossimo futuro, saranno rimborsati in massima parte proprio dai contribuenti-cittadini che vivono del loro lavoro e che, pertanto, non hanno soldi da investire in azioni.
Essi vedranno le imposte, le tasse e i prezzi dei beni e dei servizi che aumenteranno sempre di più, al fine di difendere il cosiddetto “capitale” degli investitori, anche se essi (gli investitori), in percentuale rappresentano una minima minoranza della popolazione.
Questa è la situazione economica dal mio punto di vista!
Ciò che mi preme scrivere è che i cittadini di reddito medio-basso “possono” influire sulla realtà economica, se si organizzano e fanno sentire sulla politica il loro peso di consumatori.
Per farlo devono iniziare a pensare “insieme” ai gruppi che vivono vicino a casa loro.
Per migliorare l’ economia domestica dei soggetti più deboli, è essenziale superare l’ isolamento quotidiano a cui siamo soggetti dalla nostra cultura del libero mercato capitalista.
Sono convinto che i luoghi migliori in cui può iniziare questa trasformazione siano gli Enti Condomìnio, poichè i cosiddetti “condòmini” nel bene e nel male sono costretti a convivere e a comunicare con il fine di mantenere i loro beni comuni nel modo più economico possibile.
Credo che, per questo motivo, ci siano le premesse per un miglioramento dell’ organizzazione condominiale, tale per cui i residenti possano riprendersi il potere di scegliere i servizi migliori al minimo costo.
La Community AziendaCondomìnio persegue questo obiettivo, e si avvale della collaborazione di tutti gli amministratori di condominio che vogliano creare una gestione condominiale che sia conveniente per chi abita nella casa.
Corriere della sera
ROMA – Per l’Italia è allarme recessione. Quello che si temeva per il nostro Paese, viene confermato dalle ultime stime del Fondo Monetario Internazionale. E certificato anche dalle parole del governatore di Bankitalia Mario Draghi che rileva «segnali negativi per i prossimi trimestri». Nello stesso giorno in cui il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi annuncia un «tavolo, a Palazzo Chigi, con banche e imprenditori», Bankitalia e Fmi lanciano l’allarme sullo stato di salute dell’economia italiana, sulla scia della crisi dei mutui.
«CALANO I CONSUMI» – «Dopo il calo del Pil nel secondo trimestre i più recenti indicatori confermano segnali negativi per i prossimi trimestri». È questo l’allarme lanciato da Mario Draghi, in audizione in Senato. «Calano i consumi delle famiglie sotto il peso dell’erosione del reddito disponibile, a causa dell’inflazione e dell’aumento del servizio al debito» ha detto ancora il governatore della Banca d’Italia. Per questo, secondo Draghi, è opportuno, anzi urgente, «nel breve termine, ripristinare il clima di fiducia di cittadini e mercati».
BANCHE NON LASCINO SOLI I CLIENTI – «Nessun depositante perderà nulla» è la rassicurazione fornita dal governatore a Palazzo Madama. Le banche «devono» assistere prontamente i propri clienti che hanno investito in titoli della galassia Lehman Brother, «non devono lasciarli soli» ma curare i loro interessi, tutelandone in tutti i modi i diritti. Draghi, richiama così ad un ruolo attivo le banche, per una piena assistenza e tutela dei clienti che hanno investito in titoli Lehman Brother.
FMI – La crisi economica durerà almeno fino al 2010: queste, prima dell’audizione di Draghi, le poco rosee previsioni del Fondo monetario internazionale per l’Italia, che stima un prodotto interno lordo a -0,1% per il 2008 e a -0,2% per il 2009. I dati sono contenuti nelle Prospettive economiche regionali per l’Europa presentate a Bruxelles e riprendono le stime del World economic outlook dell’8 ottobre scorso.
TAGLIO TASSI – Di fronte alla prospettiva di un calo dell’inflazione e «con ulteriori rischi al ribasso provenienti dal settore finanziario», è emersa «l’opportunità di allentare la politica monetaria» in Europa sottolinea ancora il Fondo Monetario Internazionale con quello che sembra un chiaro invito alla Bce a tagliare ancora i tassi ora al 3,75% con il pronti contro termine. «Operazioni di stabilizzazione fiscale automatica dovrebbero sostenere l’attività economica, ma la salvaguardia della sostenibilità di lungo termine dei conti richiede che i deficit siano mantenuti nei limiti delle regole di bilancio. Eccezioni possono essere considerate se e quando le risorse pubbliche sono necessarie ad alleviare direttamente gli stress finanziari» scrive l’Fmi.
LIBERALIZZAZIONI – Per migliorare il proprio potenziale di crescita, l’Italia però deve portare avanti «le liberalizzazioni». È questo il consiglio di Alessandro Leipold, capo-delegazione uscente del Fondo monetario internazionale in Italia e direttore del Fmi per l’Europa.
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