Cari amici,
Mentana ha promesso un «notiziario serio, completo, senza reticenze e senza sudditanze», ed io voglio fidarmi e crederci, perchè credo sia necessario dare sostegno a tutte le iniziative che promettono libertà e professionalità.
Ciò detto, è opportuno ricordare che il mestiere del giornalista è comunque partigiano, perchè non è possibile raccontare una notizia senza esporre nello stesso tempo anche il proprio punto di vista.
Pertanto la politica e l’ informazione sono sempre fortemente intrecciati.
Il punto della questione è che l’ informazione non rappresenta il mio punto di vista di comune cittadino.
Ciò che effettivamente spero è che possa nascere un informazione alternativa, in cui anch’ io possa riconoscermi.
Mi piacerebbe vedere in TG il mondo visto dalla prospettiva della maggioranza della gente, la quale lotta per vivere, non gioca a calcio, non partecipa a reality, non ammazza la fidanzata, non muore con il cranio fracassato, e non è neanche coinvolta nel classico pauroso incidente sulla tangenziale.
La mia gente non ha paura di essere intercettata, perchè ha poco da nascondere.
La mia gente si indigna quando legge di persone che guadagnano più di 500 mila euro all’ anno.
La mia gente vorrebbe avere più controllo sulla propria vita, gli piacerebbe poter lavorare in modo meno precario e flessibile, auspica un concetto di produttività più umano, desidera conservare il valore economico che invece viene rubato da chi detiene il potere finanziario.
Noi nei TG non ci siamo, e questo mi dispiace, perchè siamo la maggioranza.
Caro Mentana, buon lavoro!
Spero che si ricordi di tutti nel suo TG, o che, perlomeno, abbia cura di qualcuno dei senza nome che faticosamente sostengono il nostro paese ogni giorno.
Corriere della sera
ROMA – Nel suo primo giorno da direttore del Tg La7, Enrico Mentana firma un breve editoriale a chiusura dell’edizione della sera. Rivolgendosi ai telespettatori, promette che «la linea di libertà non sarà intaccata: cercheremo di darvi in piena libertà tutte le notizie che riteniamo più importanti, per noi e per voi, e lo faremo in un modo agilmente libero. E questo farà la differenza nei momenti difficili per l’informazione che speriamo di poter superare». Mentana non vuole «fare grandi proclami», ma sottolinea che si lavorerà «tutta l’estate» per poi entrare «a pieno regime a settembre». Infine, un «saluto fraterno» al predecessore Antonello Piroso e un invito al pubblico a «seguirci nonostante i lavori in corso».
IL PRIMO TG – Il primo editoriale del neo direttore chiude un tg ricco di interviste aperto con la politica e il ddl intercettazioni, all’indomani della manifestazione indetta dalla Federazione nazionale della stampa, e poi che dà ampio spazio anche alla vicenda del consigliere provinciale del Pdl, Pier Paolo Zaccai, finito in ospedale dopo un incontro con alcuni trans nel corso del quale si sarebbe fatto uso di droga. In coda, un pezzo sull’esclusione del Brasile dai Mondiali di calcio. Un’edizione, quella del primo TgLa7 di Mentana, che ha raggiunto il 4,4% di share, 714mila telespettatori, oltre 1,5 milioni di contatti e un picco del 5,3% di share pari a 894mila telespettatori.
LA GIORNATA – La giornata di Mentana negli studi di via Novaro a Roma è iniziata già alle 10: il neo direttore ha visto i responsabili dei vari settori tecnici, produttivi e aziendali, poi ha incontrato il comitato di redazione e poi ancora tutti i vicedirettori, prima di un lungo saluto pomeridiano alla redazione, che è parso già un ‘assaggiò del piano editoriale. Primo impegno, fare del telegiornale «il punto di forza della rete», «la pietra più pregiata», con un «notiziario serio, completo, senza reticenze e senza sudditanze», ha assicurato Mentana, molto motivato, jeans e camicia. E di fronte a una redazione dove si applicano i contratti di solidarietà, ha sottolineato che la sua intenzione è giocare il campionato per vincerlo e che quindi non può basarsi più su una squadra che si allena solo quattro giorni a settimana. Parole in cui si può leggere un messaggio all’azienda alla quale avrebbe chiesto di poter partire a pieno regime con il nuovo tg dal 30 agosto. Il neo direttore ha ribadito di aver raccolto la sfida del passaggio a La7 perché è il momento giusto per ritagliare al telegiornale della rete un ruolo importante, vista anche la crisi di identità e di ascolti degli altri tg, e che la linea di fondo sarà «dare tutte le notizie: non ci sarà nessuna notizia seria e verificata che vi sarà impedito di dare». A Piroso, Mentana ha riconosciuto lo sforzo di dare una personalità al tg. Intanto però arrivano le prime novità: via l’ospite nell’edizione delle 12.30, niente televoto per riportare i titoli in testa al tg e il rientro della rubrica Omnibus a pieno titolo sotto la testata (fonte: Ansa).
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