Cari amici,
Le buone idee possono venire proprio da tutti, persino da Calderoli!
La sua idea di ridurre gli stipendi ai parlamentari e ai ministri mi sembra ottima, opportuna, vitale per la nostra democrazia.
I nostri politicanti devono salvaguardare la moralità più dei comuni cittadini, e finora hanno lasciato troppo correre le ruberie e le scorribande che hanno caratterizzato diversi esponenti della “casta”.
Non è questione solo di buongusto, visto gli emolumenti scandalosamenti alti che percepiscono.
E’ anche una questione di sostenibilità della finanza pubblica!
E’ ora di fare chiarezza, in modo che si possa capire quanto effettivemente “lor signori” si portano a casa ogni mese, in modo da poter immaginare quanto sia giusto ridurre gli emolumenti “intoccabili”.
Sono stanco di parole! Voglio dei fatti che siano convenienti per i cittadini!
Corriere della sera
MILANO – Un taglio del 5% agli stipendi dei parlamentari e dei ministri per dare il «buon esempio» in vista dei «sacrifici» che comporterà la mini-manovra finanziaria che il governo varerà «a breve» per far fronte alla crisi finanziaria internazionale. È la proposta che il ministro Roberto Calderoli lancerà «in sede di Governo» e che rende nota nel corso di una conversazione telefonica con l’Ansa.
LA PROPOSTA – «Proporrò in sede di Governo, quando affronteremo la manovra finanziaria, un taglio almeno del 5% agli stipendi di ministri e parlamentari come hanno fatto in Inghilterra e Portogallo», spiega il ministro della Semplificazione legislativa e coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord. «A breve dovremo affrontare una manovra che prevede tagli e strumenti per il rilancio dell’economia», aggiunge Calderoli. «I tagli alle spese – conclude l’esponente leghista – comporteranno sacrifici per tutti, a partire da ministri e parlamentari. La regola del 5% che hanno applicato in altri Paesi può valere in alcuni settori, ma in altri potrebbe essere anche più pesante». (Fonte: Ansa).
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