Mills: in appello confermata
la condanna a 4 anni e sei mesi
Il legale dell’avvocato inglese: «Decisione ingiusta, ricorreremo in Cassazione»
Cari amici,
La condanna di Mills (accusato di aver corrotto Silvio Berlusconi) è stata confermata in secondo grado.
Gli avvocati difensori, ovviamente, fanno il loro mestiere e sperano di far cadere tutte le accuse in prescrizione.
Questa condanna, a mio giudizio, pesa politicamente come un macigno, e mi domando se avrà delle conseguenze.
Ci dovrà pur essere un limite alla decenza!
Marrazzo, in fondo, si è dimesso dalle sue cariche istituzionali per molto meno.
Onestamente, come giornalista questo signore mi era simpatico, e non mi sento di condannarlo per le sue “segrete” debolezze sessuali.
Il motivo di questa mia oggettiva disparità di giudizio tra lui e Berlusconi, è data dal fatto che Marrazzo sapeva bene che quello che faceva non era corretto; operava nel nascondimento, e quando è stato beccato con le mani nella marmellata, è corso ai ripari facendo pubblica ammenda e promettendo le dimissioni a breve termine.
Marrazzo potrebbe essere benissimo il protagonista di un film di Alberto Sordi, tanto rappresenta un tratto della nostra italianità!
Berlusconi invece no!
Lui la propria condotta la approva e la considera un “esempio” da seguire per conseguire ciò che lui identifica con il termine “successo”.
Per questo motivo spero che la giustizia faccia il suo corso, e soprattutto spero che i suoi compari di partito in un sussulto di saggezza lo scarichino prima che arrivino le prossime elezioni.
Corriere della sera
MILANO – La seconda sezione della Corte d’appello di Milano ha confermato la condanna di primo grado a quattro anni e sei mesi nei confronti dell’avvocato inglese David Mills per corruzione in atti giudiziari. Dopo le repliche del sostituto procuratore generale di Milano, Laura Bertolè Viale, che ha chiesto la conferma della condanna, e dei difensori, i giudici alle 10 si erano riuniti in camera di consiglio.
RICORSO – L’avvocato Alessio Lanzi, del collegio di difensori di Mills, ha annunciato il ricorso in Cassazione. «Il nostro commento non può che essere amaro ed esprimere una sensazione di diasgio. Credo che questa sia una decisione che mette a dura prova la nostra fede nella giustizia. Non c’erano ragioni per condannare Mills». Gli avvocati difensori avevano chiesto l’assoluzione o in subordine la prescrizione del reato. «Non è finita qui», ha aggiunto l’altro difensore Federico Cecconi. «Abbiamo elementi forti che, qualsiasi sarà la motivazione di questo verdetto, potranno portare a una riforma della sentenza in Cassazione». Cecconi ha aggiunto di condividere le affermazioni di Mills, secondo il quale Berlusconi è estraneo alla vicenda. «Anche Mills non c’entra nulla, perché non c’è stata corruzione. Le conseguenze politiche della vicenda non ci riguardano, anche se ci sono circostanze oggettive che le testimoniano».
GHEDINI – In una nota Niccolò Ghedini, parlamentare Pdl e avvocato di Berlusconi, afferma: «La decisione della Corte d’appello di Milano è del tutto illogica e nega in radice ogni risultanza in fatto e in diritto. Un processo svolto in tempi record negando qualsiasi prova e rifiutando qualsiasi possibilità di difesa. Tale decisione non potrà che essere annullata dalla Cassazione. Comunque, ancora una volta si conferma che a Milano non si possono celebrare processi quando, ancorché indirettamente, vi sia un collegamento con Berlusconi».
BERLUSCONI – Mills è coimputato con Silvio Berlusconi per corruzione in atti giudiziari nei processi All Iberian e Guardia di finanza. Per il premier il processo era stato sospeso grazie del lodo Alfano, poi bocciato dalla Corte costituzionale. Mills, in particolare, è accusato di aver rilasciato false dichiarazioni in cambio di 600 mila dollari. Secondo l’accusa il reato di corruzione avvenne nel febbraio 2000 e quindi la prescrizione scatterebbe nel febbraio 2010. Secondo gli avvocati di Mills, la corruzione avvenne nel 1998 e quindi il reato sarebbe «abbondantemente prescritto».
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