Schiaffo a Berlusconi dalla NBC «È troppo anziano per andare a Pechino»
Non sono stati risparmiati neanche gli atleti italiani: mostrati per pochi secondi come quelli del Mali e Gabon
Cari amici,
Gli americani, pur con il presidente che si ritrovano, si permettono di prendere in giro noi e il nostro presidente.
Spero che qualcuno prenda provvedimenti e si scusi.
Sono anni che noi Italiani seguiamo umilmente gli americani in tutte le loro nefaste avventure, e non mi sembra giusto questo comportamento nei nostri riguardi.
Durante lo scorso giugno abbiamo permesso a Bush di bloccare il traffico di mezza Roma senza protestare.
Gli uomini della CIA (che lavorano alle dirette dipendenze del presidente degli Stati Uniti), non molto tempo fa si sono permessi di rapire un sospetto terrorista nel nostro territorio senza neanche chiederci il permesso.
Dalla fine della seconda guerra mondiale gli americani si permettono di avere centinaia di soldati sul territorio italiano per difendere (si dice) la nostra libertà.
E in cambio questi signori si permettono pure di prenderci per il culo alle olimpiadi!
E Berlusconi che fa? Si fa prendere per il culo in questo modo senza neanche dire “mi consenta”?
Io non amo Berlusconi, ma ora questo signore, nel bene o nel male, è il nostro presidente, e mi indigna quando lo fanno passare per deficiente davanti a tutta l’ america.
E comunque preferisco essere governato da Berlusconi che da Bush!
Corriere della Sera
NEW YORK – Italia che conta poco, Italia da barzelletta. E’ questa l’immagine che milioni di americani hanno ricevuto venerdì sera nel guardare la cerimonia d’apertura dei Giochi di Pechino, trasmessa durante il prime time, – con una differita di ben 12 ore – dalla NBC. Che ha sborsato 894 milioni di dollari per ottenere i diritti in esclusiva per gli Stati Uniti. Quando, verso la fine dello show, i riflettori sono toccati all’Italia, il tono dei due presentatori Bob Costas e Matt Lauer è passato dal serio al faceto. «Il primo ministro italiano Silvio Berlusconi ha rinunciato ad essere qui stasera insieme agli oltre 80 capi di stato», hanno spiegato ridacchiando i due mezzibusti della NBC, «Perché a Pechino fa caldo. Troppo caldo per lui». Dopo aver ironizzato sull’immensa fortuna di Berlusconi («il più ricco magnate italiano dei media che è anche primo ministro del Paese»), e sulla sua età («a 72 anni è troppo anziano per un viaggio del genere»), i due presentatori hanno concluso spiegando ai telespettatori che «se sei ricco e potente come lui, puoi permetterti di startene a casa a guardare la cerimonia. Comodamente seduto davanti alla tv».
Il tono da sfottò nei confronti del leader italiano era in netto contrasto con quello, serio e rispettoso, riservato agli altri leader presenti sul palco dei Vip – dal presidente francese Sarkozy a quello americano George W. Bush. Ma lo schiaffo in faccia all’Italia non ha risparmiato neppure gli atleti italiani, che sono stati mostrati per pochi secondi, alla stregua delle mini-delegazioni di paesi in via di sviluppo come Mali e Gabon, e al contrario di quelle di altri paesi europei quali Spagna, Germania, Inghilterra e Francia, cui Lauer e Costas hanno dedicato dettagliati ritratti, in elogio ai passati record dei loro atleti. Perché questo doppio binario? Perché umiliare così l’Italia? Che cosa hanno pensato milioni di italo-americani che hanno seguito la cerimonia da casa? Non è la prima volta che la NBC finisce nel mirino durante l’olimpiade. Due anni fa il network era stato criticato dal quotidiano Usa Today perché, durante le dirette da Torino per le Olimpiadi invernali, si era rifiutato di menzionare la storia della Sacra Sindone, finita su tutti i giornali Usa. «Vogliamo tenere la religione fuori dai giochi», si era giustificato allora un portavoce.
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