Modena: condominio solidale
MODENA – C’è tempo fino al 18 luglio 2014 per presentare la domanda di candidatura per "Condominio solidale", realizzazione finalizzata ad accogliere anziani e disabili con parziale non autosufficienza.
Tra i requisiti: avere non meno di 60 anni ed essere in condizioni di parziale non autosufficienza, oppure essere adulti con patologie assimilabili all’età anziana; conseguire un reddito annuo complessivo lordo del nucleo familiare non superiore a 34.308 euro; risiedere nel Comune di Modena, senza però diritti di proprietà, usufrutto o abitazione di un alloggio in città o nei Comuni confinanti, salvo siano immobili con barriere architettoniche, e quindi inadeguate alle condizioni di disabilità, e vengano concessi in locazione al Comune nell’ambito del servizio di Agenzia casa.
Grazie a tali requisiti, anziani e disabili adulti lievi o medio-lievi possono accedere singolarmente o in coppia all’affitto a canone calmierato in uno dei 20 appartamenti dedicati del “Condominio solidale” di via Gottardi 58-60. Il Comune ha pubblicato l’avviso per l’assegnazione e la presentazione delle domande è possibile fino al 18 luglio 2014 nelle sedi dei Poli sociali.
Il condominio solidale
Il Comune assegnerà gli alloggi attraverso atti di concessione amministrativa, garantendo un canone di occupazione pari al massimo al 25 per cento dell’incidenza canone/reddito (in ogni caso i canoni non saranno inferiori a 50 euro mensili). Lo stabile, di proprietà del Comune e utilizzato in precedenza come residenza universitaria, si compone di due palazzine dotate di ascensore con 26 appartamenti complessivi, di tre piani ciascuna, con quattro appartamenti ognuno, cui si aggiungono due appartamenti al piano terra con accesso indipendente. Gli alloggi, privi di barriere architettoniche, sono composti di ingresso, soggiorno con angolo cottura già installato (dotato di fornelli elettrici), camera da letto e servizio, sono attrezzati per permettere la residenza di persone singole o in coppia e dotati di sistema di videosorveglianza.
Il patto di soldarietà
I sei appartamenti rimanenti saranno assegnati a famiglie, preferibilmente con bambini, disponibili a stringere un ‘patto di solidarietà’, cioè a dedicare tempo per garantire agli anziani e disabili dello stesso pianerottolo alcuni interventi di aiuto. Sarà inoltre presente un servizio di portierato sociale. L’attività di supporto delle famiglie, così come del portierato sociale, consiste nella vigilanza e primo intervento in situazioni di emergenza attivando altri servizi tra cui quelli sanitari, attività di animazione e socializzazione negli spazi condominiali anche con il supporto di gruppi di volontariato e delle associazioni di quartiere, affiancamento ai residenti nel disbrigo di piccole commissioni, interventi di piccola e ordinaria manutenzione, e gestione amministrativa e condominiale. Per fare ciò, almeno un componente delle famiglie solidali dello stabile dovrà essere sempre presente, in particolare nel fine settimana e nel periodo estivo. Con turnazioni programmate, le famiglie dovranno garantire l’apertura dei locali condominiali anche con la presenza e il coinvolgimento nelle attività gestite dai gruppi di volontariato e dalle associazioni.
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