Il pensionato era pronto a premere il grilletto contro l’uomo che aveva autorizzato alcuni lavori di manutenzione dei vicini che avrebbero danneggiato il suo impianto di riscaldamento
Cari amici,
Il mestiere dell’ amministratore a volte è rischioso.
Ancora non mi hanno puntato la pistola, però ho già subìto pesanti insulti, e una volta ho anche contribuito a sedare una rissa durante un’ assemblea.
Le cause di questa situazione a mio giudizio sono evidenti:
Non c’ è comunicazione tra amministratore e condòmini.
Questa mancanza provoca una tensione latente riferita a tutti i conflitti che non hanno la possibilità di essere risolti.
Il condòmino non ha la possibilità di far valere i propri diritti, se non affrontando lunghe e costose cause legali.
Per questa ragione la tentazione di “risolvere le cose da uomini” a volte è comprensibile, anche se non giustificabile!
Inoltre vi è un motivo sociale tipico italiano: La gente è fortemente interessata ai propri interessi personali, a discapito di tutti gli altri interessi generali.
Ogni persona è un pochettino egoista!
Pertanto sono convinto che sia necessario fare un elenco dei conflitti e/o problemi “comuni” da risolvere, in modo da poter orientare la gestione condominiale verso obiettivi condivisi.
Inoltre è necessario che la comunità condominiale sia informata di tutte le attività di gestione in corso.
Per questa ragione nella Community AziendaCondomìnio esiste la possibilità di aprire forum “privati”, che l’ amministratore e i condòmini possono utilizzare al fine di mantenere una costante e coordinata comunicazione.
…ma queste sono divagazioni utili a superare la “paura” suscitata da questo articolo, perchè è bene ricordare che i soggetti “difficili” raramente leggono e/o utilizzano internet per comunicare.
Come dice mia mamma “il peggior sordo è chi non vuol sentire”!
adnkronos
Milano, 6 nov. (Adnkronos) – Si e’ presentato alla riunione di condominio impugnando una pistola e l’ha puntata prima al petto, poi al cuore dell’amministratore dello stabile ‘colpevole’ con gli altri condomini di avergli causato dei danni all’impianto di riscaldamento. A finire in manette ieri a Milano e’ stato Paolo Sicondolfi, pensionato 69enne, originario della provincia di Napoli. Poco dopo le 20.30 si e’ presentato in una saletta della chiesa di San Domenico Savio, in via Rovigno, dove stava iniziando l’assemblea di condominio dello stabile di via Monte Lungo dove vive.
Ha raggiunto il suo ‘obiettivo’, il 56enne Claudio B., e dopo aver improvvisamente estratto una vecchia pistola automatica calibro 6,35 era pronto a premere il grilletto. Ha incominciato a minacciare l’amministratore che avrebbe autorizzato alcuni lavori di manutenzione dei vicini, interventi che avrebbero danneggiato il suo impianto di riscaldamento. Sicondolfi ha costretto l’amministratore a sedersi su una sedia, poi gli ha puntato la pistola alla tempia dicendo “devo ammazzare te e i miei vicini”.
E’ stato proprio l’intervento di alcuni condomini a calmare il pensionato che ha lasciato la sala. In via Jean Jaures e’ stato bloccato dall’equipaggio di una “volante” allertata da un condomino. Sicondolfi e’ stato trovato in possesso della pistola, con matricola abrasa e sei colpi, e di un coltello da cucina. L’uomo e’ stato arrestato per minacce, violenza privata, ricettazione e detenzione di armi.
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