“Parla con me” a rischio censura
per la fiction su Palazzo Grazioli
Potrebbe saltare “Lost in wc” che racconta di due ragazze baresi in abiti attillati chiuse nella toilette di un palazzo del potere dove dovevano partecipare ad una festa
Cari amici,
Leggo che anche “Parla con me”, condotto da Serena Dandini sarebbe a rischio di censura, a causa della satira “indiretta” sul nostro Presidente del Consiglio.
Il viceministro Romani avrebbe detto a riguardo: “Cosa c’ entra questa recita con il servizio pubblico?”
Chi decide cosa fa parte e cosa non fa parte del servizio pubblico?
Questa è proprio una bella domanda che si pone al centro della questione!
Esiste un concetto che si chiama “comune senso del pudore”, che riguarda tutto ciò che è moralmente accettabile per la maggioranza dei cittadini.
In Italia, per ora, non è ancora moralmente accettabile organizzare dei festini con ragazzine in abiti succinti, e neanche fare le corna alla moglie.
Ciò è tanto vero che la moglie di Berlusconi, proprio per questi motivi, ha chiesto il divorzio!
Ora, tenendo conto che Berlusconi non fa il fattorino sotto casa, ma bensì svolge un ruolo pubblico importante, mi sembra ovvio che i suoi comportamenti morali influiscano sul comune senso del pudore, e, di conseguenza, i programmi di intrattenimento italiani e stranieri ne siano a loro volta influenzati.
Non voler vedere queste relazioni, a mio giudizio, è indice di una mancanza di consapevolezza preoccupante, specie per un politico di professione.
Mi sembra evidente che la società e la politica non possano essere rigidamente separati, e pertanto la figura morale percepita di Berlusconi diventa forzatamente un metro di giudizio morale per il nostro paese.
Due ragazze chiuse in bagno, a volte, rappresentano la realtà meglio di un documentario!
La Repubblica
ROMA – A qualcuno non piace “Lost in wc”. E “Parla con me” di Serena Dandini, in programma stasera, torna a rischio. Il piatto forte del talkshow serale di Rai 3 è una fiction satirica, che parla di due ragazze che restano chiuse nel bagno di un Palazzo del potere, presumibilmente Palazzo Grazioli.
Questa mattina sono addirittura circolate in Rai voci su una possibile riduzione di una piccola parte del programma stesso.
E nel pomeriggio arrivano le parole del viceministro con delega alle Comunicazioni Paolo Romani, che non lasciano presagire nulla di buono per il programma.
“Cosa c’entra il WC con il servizio pubblico? Mi chiedo se sono queste cose ad appartenere al servizio pubblico della Rai”, si chiede Romani, riferendosi alla striscia quotidiana che dal martedì al venerdì racconta di quelle due ragazze rinchiuse nella toilette ‘dorata’ di un palazzo dove è in corso una festa alla quale avrebbero voluto partecipare, e non a caso vi si erano preparate con un abbigliamento tutto particolare, con abiti attillati.
Nella sit-com si fa riferimento a escort e altro ancora che rimanda all’attualità e al gossip, e la puntata si chiude – come si è visto ieri nell’anteprima durante la conferenza stampa di presentazione a viale Mazzini – con l’immagine di Palazzo Grazioli, che sarebbe quindi il luogo dove c’è quella toilette. Con quelle due ragazze dall’accento barese.
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