L’euro accelera e supera quota 1,57 sul dollaro
La Borsa di New York avvia la giornata di contrattazioni in ribasso, la disoccupazione negli USA sale
Cari amici,
Oggi la crisi USA torna di attualità, a seguito del manifesto incremento del tasso di disoccupazione.
Il valore dell’ euro torna ad avvicinarsi ai massimi toccati ad aprile.
Che dire? E’ davvero molto difficile valutare una situazione così fluida e incerta.
E’ facile prevedere che le banche centrali cercheranno soprattutto di limitare gli aumenti di prezzo ingiustificati, aumentando il costo del denaro.
E’ difficile prevedere le conseguenze di questa miscela esplosiva: Stipendi e salari stabili, incrementi dei prezzi di quasi tutti i beni di prima necessità (a cominciare da benzina e alimentari), incremento dei tassi di interesse.
Questi dati in economia sono descritti da un termine specifico: Stagflazione:
Se ci sono ancora politici con le palle, che abbiano la capacità di convincere e di dare speranza alla cosiddetta “opinione pubblica”, questo è il loro momento: C’ è bisogno di persone “nuove” che diano speranza e senso del futuro.
Credo e spero che possiamo ancora risollevarci, ma sono convinto che è necessario cercare strade nuove e innovative.
Noi ne stiamo tentando una: La Community AziendaCondomìnio.
Il sole 24 ore
L’euro accelera la sua corsa nel mercato dei cambi e si raffroza sul dollaro grazie al dato americano sul mercato del lavoro. A maggio la disoccupaizone negli Stati Uniti è salita al 5,5% contro il 5% di aprile e il 5,1% atteso dagli analisti. Visto il dato non positivo sullo stato di salute dell’economia americana, la moneta unica ha superato di slancio quota 1,57 nei confronti del dollaro, dopo che nel corso della mattinata si era rafforzata ancora sulla scorta delle dichiarazioni di giovedì del Presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, il quale ha praticamente annunciato una stretta del credito a luglio per contrastare le pressioni inflative.
Trichet aveva aggiunto che il taglio è «possibile ma non sicuro», aggiungendo che «sarebbe dell’ordine di quanto abbiamo deciso in occasioni simili in passato» e cioè di 25 punti base. Questo porterebbe il costo del denaro nell’Eurozona al 4,25%.
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