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ROMA – Un sì bipartisan dell’aula del Senato in prima lettura ha dato l’ok alla riforma del condominio, sulla base del testo condiviso anche nella commissione Giustizia di Palazzo Madama. Il disegno di legge, di iniziativa parlamentare, passerà ora all’ esame della Camera. Tra i punti centrali della riforma che interessa almeno 43 milioni di italiani il superamento, a certe particolari condizioni, del criterio dell’unanimità per una migliore tutela degli interessi condominiali. Obiettivo della riforma, che tende a rendere più snella e trasparente la gestione condominiale, è di ridurre l’elevata litigiosità che si riscontra nella materia e di deflazionare l’arretrato dei processi civili. Il testo, che modifica diversi articoli del codice civile in materia di disciplina del condominio, prevede, in particolare, una disciplina più completa e analitica dei supercondomini e delle parti comuni. Il disegno di legge, frutto dell’ assimilazione di ddl della maggioranza e dell’ opposizione, accresce i poteri e le responsabilità dell’amministratore, regolando l’obbligo di stipulare una polizza di assicurazione a garanzia degli atti compiuti e di agire in tempi brevi per la riscossione forzosa delle somme dovute. Il provvedimento detta, inoltre, una disciplina particolareggiata degli interventi urgenti a tutela della sicurezza degli edifici. Il disegno di legge bipartisan riprende, in sostanza il lavoro fatto nella precedente legislatura che non potè approdare in Aula, nonostante il generale consenso delle forze parlamentari, per la fine anticipata del governo Prodi.
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