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La razza degli amministratori di condominio

La razza degli amministratori di condominio

La razza degli amministratori di condominio nasce dal tipo di rapporto che si crea con un’altra razza di soggetti: I condomini!

Si tratta di una convivenza difficile, perché l’amministratore di condominio è un mestiere che dipende da una serie di doveri, imposti per legge, difficili anche da descrivere.

Per cui non si parla di “doveri”, neanche di ciò che l’amministratore deve sapere per essere un bravo amministratore.

Esiste in realtà solo un punto di vista che si può descrivere:

Infatti ogni comunità residenziale che abita in condominio ha bisogno di essere amministrata.

I condomini hanno un bisogno assoluto di essere amministrati, non ne possono cioè fare a meno.

Cosa vuol dire amministrare un condominio?

Per la razza degli amministratori, amministrare vuol dire gestire tre funzioni aziendali insostituibili:

La rappresentanza legale, la gestione amministrativa e finanziaria, la gestione tecnica e organizzativa.

Per cui l’amministratore di condominio è colui che si cimenta a gestire queste tre funzioni aziendali, per conto delle comunità residenziali che abitano in condominio.

Quindi il termine “amministratore di condominio” è solo un titolo che si riempie di contenuti, una sorta di parafulmine, che serve per rapportarsi ad un ente che, nel bene o nel male, ha bisogno di essere gestito.

La qualità del lavoro dell’amministratore di condominio

Quindi il signore che si porta addosso la qualifica di “amministratore di condominio”, in realtà, non ha ancora dimostrato nulla su ciò che sono le proprie competenze.

La capacità di gestire, tenere i conti in ordine, mediare e conciliare, applicare le norme di legge, promuovere gli interessi dei condomini, essere punto di riferimento per i residenti, … tutto ciò che è necessario per “amministrare”, non è dimostrabile!

Non c’è differenza tra gli amministratori

Per cui, in realtà, i condomini avranno la possibilità di sapere se l’amministratore che hanno eletto non è una “fregatura” solo provandolo.

C’è un modo per uscire da questa confusione?

Mi chiedo: Come si fa a riconoscere i bravi amministratori?

Come promuovere i “bravi” amministratori di condominio?

In realtà c’è un modo per trasformare il rapporto tra condomini e amministratori.

Per migliorare è necessario definire un modello di gestione condominiale, che sia punto di riferimento per i condomini e per gli amministratori.

Immagino un modello che possa essere seguito facilmente, che possa promuovere gli interessi delle comunità residenziali, e, nello stesso tempo, valorizzare la professionalità dei soggetti che ricoprono il ruolo di amministratore di condominio.

Consorzio di condominio

Quindi, per migliorare, propongo di costituire dei consorzi di condominio.

Il consorzio è un istituto giuridico che disciplina un’aggregazione volontaria legalmente riconosciuta.

Il consorzio coordina e regola le iniziative comuni per lo svolgimento di determinate attività di gestione aziendale.

Con il contratto di consorzio più condomini istituiscono un’ organizzazione comune per lo svolgimento di determinate fasi delle rispettive organizzazioni di gestione.

Il contratto di consorzio è tipico (ossia regolato dalle norme del codice civile)

…Leggi tutto.

Chi siamo

Mi chiamo Antonio Azzaretto,  titolare dello studio Antonio Azzaretto.

Svolgo attività di consulenza condominiale.

Accetto incarichi di amministratore di condominio.

Ho fondato la Community AziendaCondominio.

Sono Iscritto all’ albo dei Commercialisti ed Esperti contabili di Milano.

Svolgo attività di consulente di azienda per comunità residenziali che abitano in condominio.

Assumo incarichi di revisore della contabilità ai sensi dell’art. 1130 bis del codice civile.

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