Berlusconi: «Farò vedere agli Italiani
di che pasta sono fatto»
«Andremo avanti più forte di prima». Nuovo affondo su Napolitano: «Ha radici totali nella sua storia di sinistra»
Cari amici,
di che “pasta” è fatto Berlusconi?
Lui stamattina ha detto che lo vedremo, ed io non so se questa è una minaccia o una promessa.
Fatto sta che una bella rinfrescata di “moralità” ci voleva proprio!
La giustizia è uguale per tutti, e in Italia anche oggi non ci sono persone più uguali di tutte le altre.
Ciò, quantomeno formalmente, spero che resti vero ancora a lungo.
Per tutto il resto, i problemi non finiscono con la fine del lodo Alfano.
Le contraddizioni di un rappresentante delle istituzioni pluri inquisito e oggetto di critiche per la sua dubbia moralità rappresentano un macigno che ci accompagna nel mondo, e che ci costringe a difenderci all’ estero, dichiarando che la civiltà e la cultura italiana non può essere messa in discussione soltanto da un soggetto che momentaneamente ricopre l’ incarico politico di presidente del consiglio.
E questo è vero, perbacco!
Io sono una persona onesta e rispettabile in Italia e all’ estero, nonostante le opinioni che la cittadinanza mondiale possa avere riguardo il nostro presidente del consiglio!
Corriere della sera
ROMA – Berlusconi, dopo una delle giornate più difficili della sua carriera politica, rimessa in discussione dalla bocciatura della Consulta del Lodo Alfano, riparte alla carica di buon mattino, con un’intervista al Gr1. Il tono è ormai quello della sfida aperta: «Farò vedere agli italiani di che pasta sono fatto». E ancora, come già ribadito mercoledì: «Andremo avanti più forte di prima».
NUOVO AFFONDO SU NAPOLITANO – Il premier è poi tornato a battere il tasto forse più delicato dello scenario politico: il conflitto aperto con il Quirinale. «Il presidente della Repubblica è stato eletto da una maggioranza di sinistra – ha detto Berlusconi al Gr1 -. Ha radici totali nella sua storia di sinistra e anche il suo ultimo atto di nomina di uno dei giudici della Corte Costituzionale dimostra da che parte stia».
«MENO MALE CHE SILVIO C’È» – Anche alla radio ha ripetuto un “concetto” già espresso mercoledì:«Per fortuna che Silvio c’è. Altrimenti – ha spiegato alla radio il Cavaliere – il Paese sarebbe nelle mani della sinistra che ha una organizzazione di una minoranza della magistratura che usa il potere giudiziario ai fini di lotta politica, ha più del 70% della stampa che è tutta di sinistra con in testa Repubblica e gli altri giornali, ha tutti i programmi di cosiddetto approfondimento politico con la tv pubblica pagata con i soldi di tutti».
FRANCESCHINI – «Il Capo dello Stato ha operato in modo ineccepibile nel rispetto del ruolo di garanzia che ricopre» ha detto il segretario del Pd, Dario Franceschini, intervistato da Sky Tg24 . Franceschini,dopo le posizioni espresse ieri, è tornato a commentare le reazioni del premier alla sentenza della Consulta sul lodo Alfano, afferma: «Direi a Berlusconi: ‘la smetta con questi toni, non vada avanti con questi attacchi a organi istituzionali. Se andrà avanti troverà un muro nel Pd, un muro di compattezza». Franceschini ha affermato che il suo partito è pronto al voto, ma «non credo si possano ottenere le elezioni solo gridando che serve andare al voto», «Berlusconi si deve battere sul terreno politico».
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