Il Vangelo di oggi, a mio giudizio, è un introduzione alla porta della fede.
Per la Chiesa Cattolica è la seconda domenica di avvento, ed è molto attuale, in quanto tratta di “autorità” e di “autorevolezza”.
Tutti noi, in fondo, desideriamo affidarci a qualcuno che possa riuscire a comprenderci e a guidarci.
Qualcuno che ci indichi la cosiddetta retta via, e che alla fine ci faccia sentire dalla parte dei buoni.
E’ consolante pensare che un uomo arrivi e ci conceda la possibilità di convertirci, di riconoscerci persone migliori di ciò che siamo.
Le Chiese del mondo si prendono il coraggio necessario per svolgere questa funzione di guida spirituale.
E ci chiedono da millenni di scegliere il bene attraverso il loro ministero.
Anche la Chiesa Cattolica si propone questo compito millenario, e ci ricorda anche oggi che esiste il limite della storia, e che non siamo onnipotenti.
E così ci battezza! – La porta della fede
“Prima” del battesimo eravamo girovaghi e soli, in cerca di un senso da dare a questa vita, in attesa di una morte certa quanto inevitabile.
Dopo il battesimo restiamo girovaghi e soli, ma abbiamo la speranza di essere persone migliori.
Che possono redimersi e dare un senso alla propria vita.
E così attendiamo la morte senza paura, come un’ appuntamento affascinante e inevitabile della vita.
Tutto questo ragionamento, fino a quì profondamente umano.
Assume i contorni indefiniti della fede quando si arriva alla conclusione di questo Vangelo, …”dopo di me viene uno che è più forte di me” ….”egli vi battezzerà con lo spirito santo!”.
La porta della fede è personale, soltanto noi possiamo aprirla, e certamente questa è la condizione necessaria per trovare senso nel vangelo di oggi.
Altrimenti non si capisce perchè mai dovremmo trovare il bisogno di “Accorrere da tutte le regioni della Giudea” per farci battezzare!
Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio.
Come è scritto nel profeta Isaia: Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada.
Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri…
Si presentò Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, si cibava di locuste e miele selvatico e predicava:
«Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali.
Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo».
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