Vortègida e festuglia o dulcibana
e sdrìllera che sdràllero! Sul fizio
la musica ci zùnfrega e ci sdrana
con tròdige buriagico e rubizio.
Lo sai che gli occhi gneschi e turchidiosi
son come abissi vèlvoli e maligi?
Lo sai che nei bluàgnoli miriosi
tracàgero con lèfane deligi?
Ah sdrìllera che sdràllero, mumurra
parole lampigiane ed umbralìe,
t’ ascolto lucifuso nell’ azzurra
voragine d’ un alba di bugie.
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