Al Forum di Davos il premier britannico per la costituzione
di “una nuova architettura finanziaria mondiale”
Brown, al G20 una centrale rischi, Merkel, un consiglio Onu per l’ economia
Cari amici,
Al forum di Davos i “grandi” della terra proseguono ad immaginare nuove architetture di potere per controllare l’ economia e dirigerla verso ciò che loro intendono per “bene comune”.
Vorrei capire anche io cosa si intende per “bene comune”!
E’ bene sapere che in Economia esiste la legge della convenienza, che vale sopra ogni altra legge (Ossia faccio il possibile per prendere “tutto” e lasciare di meno agli altri).
Questa è la cultura dominante!
Ed è la cultura (intesa come insieme delle motivazioni che “guida” il comportamento della maggioranza) che guida la politica, e, che, pertanto, controlla l’ economia.
Per inciso, è meglio chiarire bene il concetto: La politica “guida” l’ economia; non il contrario!
Se si studiano le diverse esperienze storiche del passato, si può capire bene come la ricchezza sia stata controllata in modi molto differenti, ma tutti conformi allo scopo di creare i capitali necessari per poter governare le nazioni ed “imporre” la visione del mondo dei governanti.
Io vorrei sentire a Davos, qualcuno che dicesse che è necessario ripartire la ricchezza mondiale in modo più equo, e che non è vero che il “mercato” tende a diffondere la ricchezza, ma fa esattamente il contrario; ossia tende a creare concentrazioni di capitale e di risorse economiche sempre più grandi, e pertanto la gran parte della popolazione mondile diventa progressivamente sempre più povera.
Ma i “grandi” della terra, riescono ad accorgersi di queste evidenti contraddizioni?
Spero di si!
La Repubblica
DAVOS – No al protezionismo, sì invece a un’azione coordinata dei Paesi del G20 per far fronte alla crisi e uscirne in tempi ragionevoli. E’ la posizione del premier britannico, Gordon Brown, che nel suo intervento odierno al Forum di Davos ha chiesto una “rivoluzione condivisa” dei paesi del G20 per creare “una nuova architettura finanziaria globale”. Mentre il cancelliere tedesco Angela Merkel propone alla platea di Davos, sempre con l’obiettivo di affrontare al meglio l’attuale crisi, l’istituzione di un Consiglio economico dell’Onu, sul modello del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite creato alla fine della seconda guerra mondiale.
La proposta di Brown. “Viviamo in un sistema globale – ha detto Brown – ma ancora non c’è un coordinamento e una supervisione a carattere globale”. Brown ha sottolineato che “il 2009 deve essere ricordato come l’anno in cui si è risolta la crisi finanziaria esplosa nel 2008. Abbiamo davanti a noi interventi di stimolo all’economia per 1.500 miliardi di dollari. Non si era mai vista una operazione del genere nel mondo”.
Ma tanti progetti ‘di salvataggio’ rischiano di fallire il loro obiettivo, in mancanza di un adeguato coordinamento. Ecco perché, secondo il premier britannico, l’agenda del prossimo G20 che si terrà a Londra in aprile deve mettere in cima alle priorità la costituzione di “un sistema di allarme sui rischi in ogni angolo dell’economia”, in modo da “superare l’attuale sistema di regolazione che si fonda su tanti pezzi”.
Il premier britannico inoltre ha annunciato che si adopererà per l’adozione di uno standard internazionale per la trasparenza nel settore finanziario”, aggiungendo che occorre “riformare e rafforzare le istituzioni internazionali dandogli potere e risorse per investire a livello globale”.
La proposta di Merkel. Alla luce della crisi che scuote i mercati finanziari e l’economia globale, il cancelliere tedesco Angela Merkel reputa utile che venga istituito un organismo, sul modello del consiglio di sicurezza dell’Onu, per “rafforzare la cooperazione” in ambito internazionale. Lo ha detto intervenendo al World Economic Forum, e sottolineando che l’istituzione deve essere costituita nell’ambito delle Nazioni Unite.
Merkel ha insistito sull’importanza di ristabilire la fiducia, elemento chiave per uscire la crisi. Il cancelliere tedesco ha anche auspicato l’elaborazione di una Carta sull’ordine economico globale ed osservato che il G8 non basterà, mentre il G20 è un formato migliore: “Limitato per il momento ai ministri delle Finanze, potrebbe essere riunito al livello dei capi di Stato”.
Angela Merkel, che ha difeso il libero mercato ed ha messo in guardia dal protezionismo, così come Brown, ha criticato i sussidi varati dagli Stati Uniti in favore dell’industria automobilistica. Non devono durare a lungo altrimenti è protezionismo, ha affermato.
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