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La carica dei conciliatori ma i controlli sono al palo

Sono circa 320-330mila le cause che si potrebbero scaricare tra qualche giorno sui 782 enti di mediazione iscritti al registro. Le stime sono fatte dal ministero della Giustizia, ma vanno poi prese, ed è lo stesso ministero a sottolinearlo, con una certa accortezza. La quasi totalità delle nuove controversie che dal 20 marzo sarà interessata dal tentativo obbligatorio di conciliazione proviene dal risarcimento danni da incidente stradale. Il flusso attuale, si spiega al ministero, è di 300mila liti all’anno, ma poi bisognerà verificare quante di queste finiranno in mediazione, almeno nell’immediato.
Si è infatti facili profeti nel prevedere che si verificherà quanto già avvenuto un anno fa al momento del debutto assoluto della conciliazione. Con una corsa all’iscrizione delle cause nei giorni immediatamente precedenti il giorno dell’entrata in vigore della mediazione obbligatoria e un crollo, o quantomeno una diminuzione subito dopo. Ad alimentare una lettura di questo genere c’è poi, quest’anno, la variabile della Corte costituzionale che, chiamata in causa
Giovanni Negri – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/rlJ4j

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