La bolla dei bond minaccia il sistema finanziario
Alert da Andy Haldane, del consiglio direttivo della Banca d’Inghilterra. Con il rialzo dei tassi, rischio elevato di uno scoppio della piu’ grande bolla della storia, creata dallo stampaggio di moneta elettronica da parte di Fed e banche centrali.
LONDRA (WSI) – "Chiariamo subito. Abbiamo gonfiato la maggiore bolla di bond governativi della storia e l’abbiamo fatto volontariamente".
La dichiarazione sorprendente e’ di Andy Haldane, della Banca d’Inghilterra, che sul Guardian lancia un monito alla City e al mondo finanziario globale: "Dobbiamo fare attenzione alle conseguenze che avra’ lo sgonfiamento piu’ rapido del previsto di questa bolla".
In un’udienza fiume davanti ai parlamentari inglesi, Haldane, che ricopre il ruolo di Executive Director of Financial Stability dell’istituto centrale, ha dispensato qualche altro consiglio al governatore della Banca d’Inghilterra, il canadese Mark Carney, appena insediatosi. Primo fra tutti, quello di prendere il piu’ possibile le distanze dalla cultura che caratterizzava la banca durante l’era dell’ex presidente Mervyn King.
"La commissione non e’ stata completamente libera dalle ingerenze politiche" durante la crisi, pertanto il banchiere spera "in una struttura decisionale migliore, in una gestione meno gerarchica e in un’organizzazione piu’ umile e piu’ diversificata".
Perche’ "il maggiore rischio per la tenuta della stabilita’ finanziaria mondiale sarebbe rappresentato un’inversione di rotta disordinata dei rendimenti dei bond governativi in tutto il mondo".
E nelle ultime settimane ne abbiamo avuto un assaggio. A monte del rialzo dei tassi i timori che le banche centrali – e in particolare la Federal Reserve – incominceranno a ridurre le munizioni dei loro Bazooka.
Haldane ha confidato alla Commissione del Tesoro che l’esplosione di una bolla dei bond – creata dalle banche centrali mondiali tramite l’iniezione di denaro virtuale nell’economia, allo scopo di schiacciare i rendimenti dei bond – e’ un "rischio che reputo molto alto al momento".
La BOE ha preso le distanze dalle presa di posizione di Haldane, descrivendo i suoi commenti "una sua opinione personale".
Sottolineato che se venissero alzati i tassi di interesse – bloccati ai minimi record da marzo 2009 – con troppa fretta, le conseguenze potrebbero essere gravi.
L’istituto centrale di Londra ha avvertito che "qualsiasi tentativo di riportare i tassi di interesse su livelli piu’ ‘normali’ finirebbe per ricreare condizioni recessive".
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