Condividere in amore, non significa tenere il bilancio di chi fa questo o quello, di chi fa più di un altro.
Vi sono momenti in cui dobbiamo dare più di quanto riceviamo, ma ve ne saranno altri in cui avremo bisogno di ricevere di più di quanto saremo in condizioni di donare.
E’ giusto tenere il punteggio nelle competizioni sportive, non nei rapporti di mutuo affetto e soccorso.
Il vero amore anela a donare ad un altro, senza curarsi di sapere chi avrà di più.
La persuasione che l’ amore implichi una sorta di quid pro quo è indizio, nella migliore delle ipotesi, di un’ immaturità che richiede di essere superata.
E nella peggiore è una deformazione dell’ amore che tramuta la coppia in due infelici combattenti in lotta concorrenziale per ottenere il controllo.
Di tutti i giochi fra innamorati, questo può essere uno dei più delicati.
Allorchè i giocatori sono abbastanza maturi e consapevoli per rinunciare a tenere il punteggio, la contesa è finita.
L’ amore ha riportato la sua vittoria.
John Stuart Mill scrive…
Esistono molte verità di cui non riusciamo a comprendere tutto il significato, fino al giorno in cui ci viene rivelato dall’ esperienza personale.
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