Come si fa a rendere il mercato vantaggioso per chi compra?
Gli ingredienti da usare sono noti a tutti:
Regole chiare, trasparenza, informazione necessaria…..una legge che ti difende…
Tutto facile no?
Ma allora non basta? ……pare di no! Si parla spesso di giustizia e di uguaglianza, ma chi ne parla spesso non è giusto e non è neppure uguale.
In fondo siamo tutti un po’ egoisti, e prendiamo tutto quello che si può prendere fino a che non ci scontriamo con il “limite” che si oppone con la volontà degli altri, o con una regola sufficientemente controllata e soggetta a punizione da convincerci a rispettarla.
….e questo lo chiamiamo mercato!! La legge della giungla in un ring con un arbitro cattivo che ci espelle se non lottiamo secondo le regole.
Quando le regole non sono formate “apposta” per impedirci di essere liberi, anche quando in teoria saremmo abbastanza forti per comandare.
La terra vi concede i suoi frutti, e non saranno scarsi
se solo saprete riempirvene le mani.
Scambiandovi i doni della terra scoprirete l’ abbondanza
e sarete saziati.
Ma se lo scambio non avverrà in amore e
generosa giustizia, renderà gli uni avidi e gli altri affamati.
Quando sulle piazze del mercato voi, lavoratori del mare
dei campi e delle vigne, incontrerete i tessitori e i vasai
e gli speziali, invocate lo spirito supremo della terra
affinchè scenda in mezzo a voi a santificare le bilance
e il calcolo, affinchè valore corrisponda a valore.
E non tollerate che tratti con voi chi ha la mano sterile,
perchè vi renderà chiacchiere in cambio della vostra fatica.
A tali uomini direte:
“Seguiteci nei campi o andate con i nostri fratelli
a gettare le reti in mare.
La terra e il mare saranno generosi con voi quanto con noi”.
E se là verranno i cantori, i danzatori e i suonatori di flauto,
comprate pure i loro doni.
Anch’ essi sono raccoglitori di incenso e di frutta, e ciò
che vi offrono, benchè sia fatto dalla sostanza dei sogni,
reca ornamento e cibo all’ anima vostra.
E prima di lasciare la piazza del mercato,
badate che nessuno si allontani a mani vuote.
Poichè lo spirito supremo della terra non dormirà in pace
nel vento sin quando il bisogno dell’ ultimo di voi
non sarà appagato.
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