La sposa fugge con l’amico del marito
«Il cuore mi porta da un’altra parte»
Un’impiegata si allontana a bordo dell’auto nuziale, lasciando tutti ad attenderla per il banchetto
Cari amici,
Ho trovato interessante questo fatto di cronaca pubblicato dalla WebPage del Corriere della sera di oggi.
Mi sembra che evidenzi bene dei tratti caratteristici del nostro sistema sociale, caratterizzato da una evidente mancanza di consapevolezza morale.
Tutto è confuso con l’ immediatezza del momento.
La nostra realtà è priva di storia e di futuro, forse perchè effettivamente sembra che il mondo corra troppo velocemente per avere la possibilità di tenere il passo.
Questa situazione di precarietà costante dei nostri rapporti sociali ed affettivi, si scontra con le istituzioni sociali come il matrimonio civile, il quale affonda la sua origine nella nostra cultura cattolica di riferimento, pur non avendone i tratti di sacralità che caratterizzano l’ unione nuziale in Chiesa.
La nostra vita si brucia in un eterno presente, e sembra che non abbia futuro nè passato, ….ma questa è soltanto un impressione.
Ogni uomo è il risultato della propria storia umana, fatta di incontri e di esperienze, ed è proprio questo percorso che lo caratterizza e gli da la possibilità di dare un senso e un contributo alla società.
Credo che sia necessario valorizzare la nostra “socialità”, ritornare ad essere comuntà, tramite una moltiplicazione dei legami sul territorio che possano creare nuove ed innovative reti di protezione sociali ed economiche.
Non è vero che siamo soli! Basta aprire la porta di casa per rendercene conto.
Per creare legami solidi e duraturi, dobbiamo valorizzare tutti i rapporti che viviamo dal punto di vista umano e sociale, evitando di dare un valore eccessivo ai bisogni sessuali, i quali spesso ci opprimono e ci impediscono di dare un equilibrio stabile ai rapporti affettivi.
Corriere della sera
TRIESTE – Si sposa e scappa con l’amico che guida l’auto nuziale lasciando sposo e invitati ad attenderla invano al banchetto di nozze. È accaduto a Trieste. Protagonista è Sara, una donna di poco più di 30 anni, impiegata in una finanziaria di Monfalcone (Gorizia). Lo sposo, Andrea, di 34 anni, impiegato di banca, l’aveva conosciuta circa dieci mesi fa e ora vuole rivolgersi a un avvocato per il risarcimento dei danni materiali e morali.
IL RIPENSAMENTO – Il loro matrimonio – riferisce il quotidiano di Trieste ‘Il Piccolo’ – è stato celebrato sabato 16 maggio in Municipio, nella centralissima piazza Unità. Una trentina di invitati, le foto di rito, il lancio del riso e, al termine della cerimonia civile, la richiesta della sposa di andare a cambiarsi d’abito per il banchetto. Un pretesto. Ad accompagnarla infatti è stato un amico della coppia, che da qualche mese gioca a calcio con lo sposo. Andrea e gli invitati si sono avviati al ristorante ma dopo un po’, visto il ritardo della sposa, hanno cominciato a preoccuparsi e chiamare sui cellulari della sposa e dell’amico autista. Dopo un’ ora e mezza ha finalmente risposto proprio lui che ha passato la sposa all’interlocutore. «Ho capito solo ora di aver fatto un errore. Mi dispiace, il mio cuore mi porta da un’altra parte», ha detto Sara ad Andrea, secondo quanto si legge su ‘Il Piccolo’. La singolare coppia è partita per la Grecia per una viaggio-luna di miele. Allo sposo non è rimasto altro che togliersi l’anello appena infilato e andare da un avvocato matrimonialista.
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