Da un po’ i pensieri riguardanti il senso del lavoro affollano la mia mente.
Ogni giorno (e spesso anche ogni notte) passo la maggior parte del mio tempo a lavorare.
Mi accorgo che non penso ad altro che al lavoro, che passo la mia vita impegnato in questa avventura che quasi non mi lascia spazio per respirare.
Cerco, ricerco, faccio domande e mi faccio domande senza riposo.
….e spero di trovare appoggio, risposte, porte aperte.
Busso e busso ancora, batto e ribatto, mi lancio contro il muro sperando di sfondare…….
Tutti i giorni sembra che il muro stia cedendo, ma ancora non cade.
….e oggi è un altra giornata.
Prendo la mazza!
Voi lavorate per assecondare il ritmo della terra e l’ anima della terra.
Poichè oziare è estraniarsi dalle stagioni e uscire dal corso della vita, che avanza in solenne e fiera sottomissione verso l’ infinito.
Quando lavorate, siete un flauto attraverso il quale
il sussurro del tempo si trasforma in musica.
Chi di voi vorrebbe essere una canna silenziosa e muta
quando tutte le altre cantano all’ unisono?
Sempre vi è stato detto che il lavoro è una maledizione
e la fatica una sventura.
Ma io vi dico che quando lavorate esaudite una parte
del sogno più remoto della terra,
che vi fu dato in sorte quando
il sogno stesso ebbe origine.
Vivendo delle vostre fatiche,
voi amate la verità della vita.
E amare la vita attraverso la fatica
è comprenderne il senso più profondo.
Ma se nella vostra pena voi dite che
nascere è dolore e il peso della carne
una maledizione scritta sulla fronte,
allora vi rispondo:
Tranne il sudore della fronte
niente laverà ciò che è stato scritto.
Vi è stato anche detto che la vita è tenebre
e nella vostra stanchezza voi fate eco a ciò
che è stato detto dagli esausti.
Ma io vi dico che in verità la vita
è tenebre fuorchè quando è slancio.
E ogni slancio è cieco fuorchè quando è sapere.
E ogni sapere è vano fuorchè quando è lavoro.
E ogni lavoro è vuoto fuorchè quando è amore.
E quando lavorate con amore voi
stabilite un vincolo con voi stessi, con gli altri e con Dio.
E che cos’ è lavorare con amore?
E’ tessere un abito con i fili del cuore,
come se dovesse indossarlo il vostro amato.
E’ costruire una casa con dedizione,
come se dovesse abitarla il vostro amato.
E’ spargere teneramente i semi
e mietere il raccolto con gioia,
come se dovesse goderne il frutto il vostro amato.
E’ diffondere in tutto ciò che fate il soffio del vostro spirito.
E’ sapere che tutti i venerati morti
stanno vigili intorno a voi.
Se cuocete il pane con indifferenza,
voi cuocete un pane amaro,
che non potrà sfamare l’ uomo del tutto.
Se spremete l’ uva controvoglia,
la vostra riluttanza distillerà veleno nel vino.
E se anche cantate agli angeli, ma non amate il canto,
renderete l’ uomo sordo alle voci del giorno e della notte.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.