Una sera di plenilunio, il maestro Pai-chang chiamò i suoi allievi e disse loro:
“Chi ha capito l’ insegnamento zen dev’ essere in grado di spiegare cos’ è la luna senza nominarla”.
Uno dei discepoli pensò:
“Questa volta non posso sbagliare”.
Sollevò il braccio e, con il dito, indicò la luna.
Pai-chang gli afferrò
il dito e glielo storse.
“E adesso dov’ è la luna?”, domandò.
Il monaco si risvegliò.
Il dito che indica la luna non è la luna.
Non dobbiamo illuderci che il “senso delle cose” sia stato concepito per l’ uomo. Abituiamoci a guardare la realtà senza simboli.
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