Sondaggio, Berlusconi in calo
Il premier torna a un anno fa
Il rilevamento mensile di Ipr Marketing per Repubblica.it sulla fiducia
Il Cavaliere perde tre punti, è a 53 come quando si insediò
Cari amici,
La notizia di oggi è che Berlusconi inizia a perdere consensi.
Per ora è un timido segnale, ma speriamo che sia l’ inizio di una tendenza.
Un sondaggista “della sinistra” parlerebbe così.
Ma noi non apparteniamo ad alcun raggruppamento politico, e ci ostiniamo a pensare di testa nostra.
Pertanto pensiamo che oggi sia il momento di costruire le basi per un futuro possibile, e bisogna finirla di agire al fine di migliorare i sondaggi.
Se i politici ascoltano i sondaggi, non credo che avranno la possibilità di fare delle buone leggi.
Inoltre i politici troppo interessati ai sondaggi tendono a nascondere le verità “scomode”, mentre invece amano divulgare buone notizie, che tengano tutti buoni e tranquilli.
Coltivare la fiducia è il motto di chi persegue soltanto l’ interesse di essere rieletto alle prossime elezioni.
Ma la verità non si può nascondere per sempre.
Si può cercare di imbrogliare tutti per un po’ di tempo, ma prima o poi ci si scontra con la realtà, e ci si sveglia per forza!
Nel mondo c’ è il problema di redistribuire il valore finanziario in modo equo.
Le disparità tra chi ha troppo e chi non ha nulla ormai gridano vendetta, e provocheranno ribellioni sempre più violente da parte di chi non ha il necessario per vivere.
I nostri governanti, a partire dal presidente del consiglio, devono diventare più umili, virtuosi e capaci.
…altrimenti se ne vadano a casa!
La Repubblica
FORSE per colpa del divorzio con “la signora Veronica”, forse per la linea dura sull’immigrazione. Ma per Silvio Berlusconi la luna di miele post-terremoto, che lo aveva portato a quota 56, sembra finita.
La fiducia nel premier a maggio, secondo il sondaggio mensile di Ipr Marketing per Repubblica.it, è in calo di tre punti. Da 56 a 53. Solo a marzo (52) gli era andata a peggio, ma secondo gli autori del sondaggio, il calo di 3 punti in un mese è decisamente rilevante. Nella considerazione degli italiani scende di due punti anche il governo che tocca quota 44%: il minimo come a marzo.
I dati Ipr ci dicono dunque che il Cavaliere torna all’indice di fiducia che aveva al momento del suo insediamento. E che il suo partito, il Pdl, e la Lega di Bossi restano fermi rispetto ad aprile: quota 50.
Si registra, invece, una lieve ma generalizzata risalita della fiducia nei partiti di opposizione. Il Pd sale di due punti (è al 33), l’Udc di uno (34) e l’Italia dei Valori di Di Pietro cresce di ben quattro punti (al 41).
Interessanti alcuni dati sui ministri. In particolare quello che riguarda la fiducia nel titolare dell’Interno Maroni. Il paladino della linea dura su immigrati e sicurezza è in calo, di ben tre punti. Come se fuori dal bacino elettorale di riferimento la “cattiveria” tante volte invocata dai leghisti contro i migranti non pagasse.
Per Giulio Tremonti, invece, le cose vanno all’opposto. Il ministro dell’Economia cresce, anche lui di tre punti. Forse beneficiando di quei primi timidi segnali di uscita dalla crisi globale.
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