Cari amici,
Oggi la Chiesa ci ricorda alcuni miracoli fatti a suo tempo da Gesù.
E’ interessante notare le reazioni della gente quando si parla di “miracoli”.
Ci sono realtà che noi non riusciamo a percepire in modo “reale”, e pertanto vengono definite come “spirituali”.
Questo mondo interiore fa parte della nostra storia umana da sempre.
Il mondo soprannaturale esiste in tutte le culture.
Sulla terra avvengono ogni giorno fatti inspiegabili, anche se noi non ne teniamo conto e proseguiamo con la nostra vita senza assimilarli, perchè altrimenti dovremmo “cambiare”.
Tutto ciò che non tiene conto della realtà ordinaria viene scartato!
Ad esempio, recentemente ho letto un resoconto sul miracolo della lacrimazione della madonnina di Civitavecchia.
Un fatto miracoloso inoppugnabile, testimoniato da molte decine di testimoni, da scienziati, da indagini mediche, dalla stessa magistratura che alla fine ha stabilito che “le lacrimazioni debbono ricondursi o a un fatto di suggestione collettiva o a un fatto soprannaturale”.
La prima ipotesi è chiaramente da scartare, in quanto questo fatto è stato visto in diverse date, da molti testimoni concordi.
E’ stato filmato, documentato, studiato, approfondito in ogni particolare.
E’ un miracolo in senso “tecnico”.
Secondo voi, è razionale “crederci”?
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 5,21-43.
Essendo passato di nuovo Gesù all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare.
Si recò da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi
e lo pregava con insistenza: «La mia figlioletta è agli estremi; vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva».
Gesù andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia
e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando,
udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti:
«Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita».
E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male.
Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi mi ha toccato il mantello?».
I discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?».
Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo.
E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità.
Gesù rispose: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo male».
Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?».
Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, continua solo ad aver fede!».
E non permise a nessuno di seguirlo fuorchè a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava.
Entrato, disse loro: «Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme».
Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina.
Presa la mano della bambina, le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico, alzati!».
Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore.
Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.