Gli occhi del mondo su Roma per il vertice Fao
Aperto nella Capitale il vertice Fao per discutere della nuova crisi alimentare che ha colpito il mondo. Napolitano: «Commessi troppi errori». Il Papa: «Solidarietà»
Cari amici,
Trovo strano che questo titolo non campeggi sulle prime pagine Web più importanti del nostro paese.
Chiedo pubblicamente: Chi decide i titoli di prima pagina dei giornali? Come vengono decise le notizie?
Sono domande che mi faccio e che non trovano risposta!
Alla televisione sempre di più i telegiornali trasmettono la stessa minestra.
I fatti e i commenti estemporanei sono privilegiati.
Le spiegazioni e i confronti sono pubblicate decisamente in secondo piano.
Ma anche i fatti passano in secondo piano.
Ciò che conta è entrare e uscire velocemente dall’ interesse generale, e orientare i lettori verso il consumo e la spesa.
Il vertice della Fao ci dimostra quanto stiamo sbagliando strada.
I paesi del terzo mondo hanno sempre meno alimenti da mangiare, a causa della nostra economia di mercato che concentra la ricchezza solo nel valore “scambiabile”.
I dazi commerciali che le società occidentali impongono ai prodotti agricoli esteri, affamano le economie degli altri continenti, e creano un vantaggio ingiusto per i nostri agricoltori.
E’ iniquo che la cosiddetta “liberalizzazione” valga solo quando è conveniente per la nostra economia.
Di questo si parlerà al vertice Fao di Roma?
E i giornali sapranno divulgare le notizie in modo obiettivo?
Ho l’ impressione che molte notizie siano soggette a meccanismi di disinformazione attuati per appiattirci e conformare le nostre opinioni ad un pensiero debole e facilmente orientabile.
Tutti noi siamo soggetti a questi meccanismi!
E’ opportuno, pertanto, che impariamo ad essere consapevoli, al fine di poter cercare e scegliere senza condizionamenti le notizie importanti.
Sotto l’ articolo pubblicato da momento sera, potrete visionare un video di Marco Travaglio che ci parla dei meccanismi di disinformazione.
Momento sera
Il mondo intero guarda Roma. Si è aperto infatti nella Capitale il vertice straordinario della Fao per discutere delle nuova crisi alimentare che ha colpito il pianeta.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha aperto i lavori dicendo che sono stati «commessi troppi errori».
Messaggi del Papa, che invita alla «solidarietà globale».
«La Conferenza ad Alto Livello che l’Italia ha l’onore di ospitare e che io ho oggi l’onore di inaugurare – ha detto il capo dello Stato -, rappresenta una straordinaria occasione di riflessione e di impegno su tematiche cruciali del nostro tempo ed è già di per sé un evento significativo, grazie a una così ricca partecipazione, in primo luogo di Capi di Stato e di governo. Vedo in tale partecipazione il segno di una consapevolezza e di una disponibilità nuove da parte delle leadership di tutti i continenti, e insieme delle organizzazioni mondiali, della comunità internazionale nel suo complesso».
«Non può in effetti mancare in nessuno – continua Napolitano – il senso della drammaticità della crisi che è esplosa e delle sue conseguenze soprattutto per le popolazioni più povere, per quasi un miliardo di persone sottonutrite, ma anche per fasce sociali colpite dovunque da una perdita grave di potere d’acquisto. Si tratta di una crisi alimentare che rende ancora più problematico il raggiungimento dei traguardi compresi negli Obbiettivi di Sviluppo del Millennio : innanzitutto quello dello sradicamento dell’indigenza e della fame».
«Presupposto di un impegno in queste direzioni – ha proseguito il Presidente Napolitano – è la constatazione che non si può, per superare la crisi alimentare e garantire una prospettiva di reale food security, fare affidamento sulle virtù riequilibratrici del mercato. Si può e si deve riconoscere la necessità di politiche e di interventi che abbiano il loro quadro di riferimento e le loro espressioni operative nel sistema delle Nazioni Unite. Guardiamo con fiducia all’impegno della Task Force che il Segretario Ban Ki-Moon ha promosso e accettato di presiedere. Crediamo nel ruolo della FAO, dell’IFAD, del PAM, delle Agenzie che l’Italia si onora di ospitare ; così come guardiamo con forte convinzione al contributo che spetta all’Organizzazione mondiale del Commercio, innanzitutto attraverso una soddisfacente conclusione del Doha Round».
Al vertice è intervenuto anche il segretario generale dell’Onu, Ban Ki Moon: «Il mondo ha bisogno di produrre più derrate alimentari: è necessario aumentarle del 50% entro il 2030 per far fronte allo sviluppo della domanda. Abbiamo opportunità di ridare slancio alla politica alimentare. I governi già iniziano a rispondere a questa situazione». Per Ban Ki Moon l’intervento non può però essere effettuato avvalendosi di «politiche puramente assistenziali. Queste non possono funzionare perché provocano soltanto distorsioni dei mercati e spingono più in alto i prezzi. Solo agendo in partenariato saremo in grado di superare questa crisi. Occorre agire oggi e agire subito perché la popolazione mondiale nel 2015 arriverà a quota 7,2 miliardi di persone».
Al vertice è arrivato anche il messaggio di Benedetto XVI, affidato al segretario di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone: «La fame e la malnutrizione sono inaccettabili in un mondo che, in realtà dispone di livelli di produzione, di risorse e di conoscenze sufficienti per mettere fine a tali drammi e alle loro conseguenze. La grande sfida di oggi è quella di globalizzare non solo gli interessi economici e commerciali, ma anche le attese di solidarietà, nel rispetto e nella volorizzazione nell’apporto di ogni componente umana».
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