Ti chiedo la grazia di lasciarmi sedere per un momento davanti a Te.
Il lavoro che ho sotto mano lo finirò dopo.
Lontano dalla contemplazione del Tuo volto il mio cuore non conosce riposo nè sollievo e il lavoro diventa un’ infinita fatica in un mare sconfinato di fatica.
Oggi l’ estate è giunta alla mia finestra con i suoi sospiri e mormorii; e le api sono menestrelli alla corte del boschetto fiorito.
Ora è il momento di sedere quieto, faccia a faccia con Te, e di cantare l’ offerta della vita in questo agio silenzioso e traboccante.
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