Ecobonus: In questo momento per montare impalcature nei palazzi e avviare una massiccia opera di ristrutturazione si può godere di un bonus fiscale in vigore che va dal 55 al 65 per cento.
Tutte le spese sostenute fino al limite dei 96 mila euro sono detraibili in ben dieci anni.
Di qui il boom dei lavori negli appartamenti e nelle palazzine.
Ma soprattutto nelle periferie dove vivono famiglie con un reddito basso, ristrutturare una palazzina ha dei costi molto elevati.
Per questo motivo, il governo sta pensando ad una sorta di prestito per chi vive in periferia.
L’amministratore si rivolge ad un fondo pubblico, il quale si incarica di sostenere le spese in vece dei singoli proprietari.
Al fondo andrà il vantaggio fiscale che oggi è riconosciuto a ciascun privato.
Il pagamento dei lavori veri e propri avverrebbe attraverso la bolletta energetica dei condomini, la quale beneficerebbe in ogni caso di una riduzione dei costi per via dei pannelli fotovoltaici. Insomma si tratta di un fondo pubblico per ristrutturare gli immobili.
“In ogni caso sarà uno strumento virtuoso dai costi contenuti per lo Stato”, dice il viceministro Enrico Morando. “Il vantaggio può essere esponenziale: per il settore edilizio, per quello dell’energia, e di sostegno alla ripresa dei prezzi immobiliari. Vivere in un appartamento in una palazzina ristrutturata e resa più efficiente è un vantaggio anzitutto per chi li possiede”.
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