Default Usa: banche temono corsa sportelli
Il sistema finanziario si prepara alla possibilità di un panico di massa. L’ira di Obama: sarebbe il primo default della storia.
NEW YORK(WSI) – L’incertezza sull’esito delle trattative tra Democratici e Repubblicani degli Stati Uniti provocherà una corsa agli sportelli? E’ la domanda che si stanno ponendo alcune banche, stando a quanto riporta un articolo del Financial Times, dal titolo più che eloquente. "US banks fearing default stock up on cash", ovvero le banche americane temono il default e accumulano contanti".
Il timore, mentre è in corso il primo shutdown del governo americano in 17 anni, è che le controparti del Congresso non riusciranno a trovare un accordo entro la scadenza del 17 ottobre, sull’innalzamento del tetto sul debito.
"Lo shutdown del governo è un fattore già di per sé abbastanza negativo, ma un’eventuale incapacità di alzare il tetto sul debito sarebbe decisamente peggio – ha detto Christine Lagarde, direttore del Fondo Monetario Internazione – Si tratta di una missione cruciale che deve essere risolta il prima possibile".
In questo contesto, due tra le dieci principali banche degli Stati Uniti si stanno organizzando contro un eventuale panico di massa. Un funzionario, in particolare, ha riferito al quotidiano britannico che la sua banca sta mettendo a disposizione un aumento dei contanti del 20-30% rispetto al normale, in caso di corsa agli sportelli.
"Un default sarebbe senza precedenti e ha la potenzialità di diventare catastrofico, con il congelamento dei mercati del credito, il crollo del valore del dollaro, il balzo dei tassi di interesse Usa", ha lanciato l’allarme il Tesoro americano, in un suo report.
Ira del presidente Barack Obama contro la paralisi del Congresso. Obama ha detto che gli Usa rischiano il primo default della loro storia: "Siamo il centro dell’economia mondiale e un nostro default colpirebbe l’intera economia mondiale. Tutto il mondo ne soffrirebbe".
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