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DAL “MAMRÈ” ALLA MODERNA MONETA

I Mamrè ben presto si diffusero anche fuori dai confini dello Stato di Israele, poiché i mercanti stranieri erano ben disposti ad accettare questi “simboli” monetari in luogo delle monete d’oro; per due fondamentali motivi: perché evitavano ai mercanti stessi di essere depredati e perché avevano, nel simbolo, il “massimo” affidamento, in quanto la “ricevuta” di pagamento emessa dal singolo ebreo era garantita solidamente da tutto il popolo ebraico.

La certezza nell’adempimento divenne tale che chi aveva in mano il “titolo di credito”, riteneva più comodo trattenerlo presso di sé che presentarlo invece “all’incasso”.

A questo punto, la natura “originaria” del “documento” veniva modificata poiché perdeva la funzione di “documento creditizio” per diventare quello di “valore convenzionale monetario”!

Detto “valore convenzionale” veniva conferito al “documento” dagli stessi operatori economici, come conseguenza della certezza di poterlo esigere alla scadenza; essi, quindi, si ritenevano soddisfatti semplicemente dal possesso di detto documento, non sentivano quindi l’esigenza di presentarlo all’incasso.

Ecco perché nella pratica mercantile, il documento monetario, emesso da un semplice componente del popolo ebraico, acquistò un valore equivalente, se non superiore, a quello dell’oro.

La collettività ebraica poteva immettere sul mercato una quantità illimitata di Mamré che “acquistavano” un “valore reale”, (riconosciutogli dai singoli operatori economici che li accettavano come “mezzo di pagamento”), ma, in realtà, di “costo nullo” (solo carta ed inchiostro).

I Mamré non provocavano l’accumulazione delle “passività” (tra gli ebrei), perché ogni sette anni, secondo il Comandamento Mosaico, tutto il “debito” veniva annullato; però venivano ad appropriarsi di tutti i beni, oggetto di scambi, in quanto, come abbiamo visto, i mercanti lo preferivano all’oro stesso, per cui il Mamrè continuava il suo cammino da confine a confine, essendo i possessori certi della solvibilità ed esigibilità…

Con la “diaspora”, il popolo ebraico conquistò la “sovranità monetaria” presso tutti i popoli del Mondo, mediante appunto il Monopolio del Conio di simboli monetari di costo nullo, reso possibile dalla “esclusività” del “segreto” monetario e culturale di cui sono rimasti unici possessori, e mediante il legame instaurato tra le “colonie israelite” della Legge mosaica.

La cartamoneta ebraica veniva, in effetti, a fare concorrenza alle attività di coloro che si servivano di moneta-merce (oro, argento, bronzo, bestiame, sale, ecc.).

La potenzialità di scambio di coloro che usavano la moneta-merce, infatti, era vincolata dalla quantità di queste merci pregiate disponibili, mentre la cartamoneta era inesauribile.

La conseguenza di questo stato di cose fu che ovunque si inserì l’attività mercantile della “Diaspora” ebraica, l’uso della moneta-creditizia, aggiungendosi alla moneta-aurea, argentea o bronzea, rendeva tutta la moneta più abbondante.

Conseguentemente, l’oro, l’argento ed il bronzo avevano sempre meno valore là dove aumentava la circolazione di cartamoneta.

La “Moneta cattiva” (di costo nullo) cacciava quindi la “Moneta buona”. Il fatto si è verificato nei primi tre secoli dell’Impero Romano.

L’immensa potenza degli Ebrei, di cui parla Tacito, fu creditizia, economica, e la demonetizzazione di tutti i popoli del Mediterraneo provocò il crollo dell’impero Romano.

Circolazione ed indebitamento di Roma verso Israele fu come mettersi il “cappio alla gola”.

Per tutto il “Medioevo”, ed ancora ai nostri giorni, nessuno dei glossatori cristiani del Deuteronomio è riuscito a squarciare il velo di mistero in esso contenuto; nessuno è penetrato nel segreto che Dio ha affidato alla tradizione orale del popolo ebraico, segreto tenuto ben custodito, dal momento che nessuno è mai riuscito a svelarlo!

Nessuno si è reso conto che i popoli cristiani erano demonetizzati, non già perché subivano prestiti ad interessi esosi e strozzineschi, ma perché, in effetti, con i loro traffici veniva a stabilirsi sul mercato monetario una moneta che era una “tassa”!..

Per cui i popoli non venivano espropriati degli interessi, ma del valore relativo al capitale monetario creato dal nulla (il Mamrè) e dato loro in prestito!

Solo negli ultimi tre secoli, dopo la “Creazione della Moneta”, degli Istituti di Emissione, ad Amsterdam, a Londra e, successivamente, negli USA, il “privilegio” di creare moneta dal “nulla” è stato trasferito ad una “istituzionalità ufficiale”: la Banca.

«La Banca d’Inghilterra, ad esempio, fu basata sulla scoperta che, invece di prestare denaro, si sarebbero potute prestare “cambiali” della Banca» (Cfr. E. Pound “Lavoro ed usura” p. 68, Ed. Scheiwilier, 1972).

La Banca ha una “struttura” di carattere “ibrido” tra il politico ed il privatistico, che sta tra il gruppo di “potere” ed il “Club”, ma nessuno può negare che, in quei Club, le “marionette” modeste che recitano sono “telecomandate” dai fili che fanno capo ai “misteriosi” ed “invisibili” “Signori della Moneta”.

Ripetono sotto i nostri occhi ancora oggi le stesse mosse della “strategia monetaria”, imparata tremila anni fa, alle porte della Terra Promessa, dalla stessa voce di Mosè.

«Il mondo è governato da persone ben diverse da quelle immaginate, da chi non conosce i retroscena» (Benjamin Disraeli).

«Autorizzatemi ad emettere moneta ed a controllare il “sistema” monetario di un Paese, ed io non mi preoccuperò più di chi fa le leggi» (Meyer Amschel Rothschild).

A nulla sono valsi i discorsi, gli ammonimenti e le “maledizioni” di Mosè al suo popolo; egli stesso dice:

«Io so che voi siete un popolo di dura cervice, orgoglioso… voi avete trasgredito la legge di Dio mentre ero tra voi; so che la trasgredirete ancora di più ora che sto per lasciarvi e quando non starò più tra voi.

E allora le “maledizioni” si avvereranno e voi sarete “dispersi” fra tutte le genti, e sarete servi; la vita tremerà nel vostro cuore.

Ogni ora del giorno voi gelerete di spavento. E tutto ciò avverrà perché avrete trasgredito questa Legge di Dio, rivelata per mezzo della mia parola.

Ma io ho pregato Dio che abbia pietà di voi, ed alla fine dei tempi voi sarete perdonati e tornerete nella vostra patria terrena, perché obbedirete al Comandamento di Dio».

I misteriosi Signori della Moneta, ancora oggi mantengono ben nascosto il tremendo “segreto” della creazione della moneta che Dio volle dare loro, per la loro e l’altrui felicità.

Basta pensare che, ai nostri giorni, abbiamo a disposizione grandi fonti di energia che possono rendere fecondi i deserti e sciogliere le calotte polari; le risorse sono particolarmente illimitate.

Ed allora perché, ancora oggi, circa 30 milioni di persone all’anno muoiono di fame? Ovvero: una ogni secondo, di cui un bambino ogni due secondi?

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