Crisi dei mutui, retata a Wall Street
Sessanta persone arrestate, 406 incriminate. Coinvolti due ex manager di Bear Stearns: rischiano oltre 20 anni
Cari amici,
Gli Stati Uniti sono una scuola di capitalismo moderno, e noi non smettiamo di imparare.
Molti credono che le imprese siano “buone”, e agiscano nell’ interesse delle persone.
La convinzione è così diffusa che ci si stupisce quando i direttori generali vengono incriminati per truffe ai danni degli investitori e dello stato.
Questa convinzione è profondamente errata, e può generare pericolose illusioni!
Le imprese si possono immaginare come delle macchine montate per “fare soldi”.
I direttori generali, da quando si alzano a quando vanno a dormire hanno in mente solo due problemi:
1) Come faccio a far guadagnare di più gli investitori azionisti?
2) Come faccio a fare in modo che i costi di gestione diminuiscano?
Mi chiedo: Un soggetto normale che costantemente, per anni, persegue questi obiettivi così lontani dalla logica di una persona sana di mente, e che per raggiungere questi risultati viene anche pagata cifre astronomiche (si può arrivare anche a diversi milioni di euro)…..
….ebbene il soggetto in questione di cui sopra rispetterà l’ etica e la morale, se non ci saranno leggi e controllori agguerriti alle calcagna?
Certamente no!
Una logica perversa come quella che ho brevemente su descritto, obbligherà questo poveretto a scontrarsi tutti i giorni con il limite normale degli esseri umani, i quali non possono capire perchè, invece di pensare in una logica economica di lungo periodo, cioè di investimenti, ricerche, beni strutturali, formazione di Know how aziendale, ci si schiaccia a logiche di investimento finanziario di breve termine e razionalizzazione dei costi fissi (che vuol dire licenziamento del personale interno e ricerca di commesse esterne in alternativa).
Mi chiedo: Vogliamo andare avanti così?
Io non voglio!
Corriere della Sera
NEW YORK – Sessanta persone arrestate e 406 incriminate: ha le proporzioni di una vera e propria retata a Wall Street l’operazione coordinata dal ministero della Giustizia degli Stati Uniti e dall’Fbi nell’ambito dell’indagine sul fallimento dei fondi speculativi che ha innescato la crisi dei subprime. L’Fbi ha annunciato di aver individuato 144 casi di frode legati ai mutui subprime, per un totale di 1,6 miliardi di dollari di perdite.
MANAGER BEAR STEARNS NEL MIRINO – Nel mirino delle autorità federali, fra gli altri, due ex manager di Bear Stearns, accusati di frode, complotto e insider trading. Ralph Cioffi e Matthew Tannin, rischiano ora decine di anni di carcere. Se le accuse verranno confermate Cioffi rischia fino a 40 anni di reclusione, mentre Tannin ne rischia 20 non pendendo su di lui l’accusa di insider trading. Secondo indiscrezioni i due sarebbero stati messi in libertà su cauzione. Dalle indagini sarebbe infatti emerso che i due ex manager erano perfettamente al corrente del cattivo stato di salute dei fondi, anche se pubblicamente affermavano il contrario rassicurando e allo stesso tempo ingannando gli investitori. A inchiodare Cioffi e Tannin sarebbe uno scambio di e-mail: Tannin dal suo indirizzo di posta elettronica privato proponeva a Ciotti di discutere della chiusura degli hedge fund. Proposta che Cioffi accettava invitandolo nella sua casa in New Jersey. Ambedue erano a conoscenza delle difficoltà dei fondi ma, nonostante questo, quattro giorni dopo, nel corso di una conference call, Cioffi, pur dichiarando che i risultati dei fondi speculativi erano in calo, constatava apertamente che non c’erano problemi di liquidità e che il portafoglio titoli era solido.
L’INDAGINE – Cioffi e Tannin a parte, la lista delle persone coinvolte è lunga: le autorità hanno incriminato 406 persone e arrestato altre 60. Il fallimento dei fondi è costato agli investitori 1,6 miliardi di dollari. Nell’illustrare i risultati preliminari dell’indagine e spiegare le motivazioni alla base dell’arresto di Cioffi e Tannin, le autorità hanno sottolineato che «gli arresti degli ex manager di Bear Stearns forniscono la magnitudine e la grossolanità della loro cattiva condotta. Hanno gravemente violato la fiducia pubblica», tradendo gli investitori che regolarmente non venivano messi al corrente dell’andamento reale dei propri investimenti.
INDAGINI SU 19 GRANDI SOCIETA’ – L’Fbi starebbe inoltre indagando su 19 «grandi societa», incluse banche d’investimento, agenzie di rating e hedge fund. Robert Mueller, direttore del Federal Bureau of Investigation, senza identificare le aziende coinvolte nelle indagini, spiega che l’Fbi lavora a stretto conttato con la Sec, la Consob americana, e il dipartimento di giustizia, per «valutare l’intento criminale» delle presunte frodi. Nel mirino, infatti, non ci sono le frodi una tantum sui mutui, ma quelle studiate, basate su complotti a vario livello per far aumentare i profitti. Gli stati più «colpiti» da questo genere di attività illecita sono Florida, Texas, New York, Ohio e Illinois. In alcuni casi – spiega l’Fbi – le frodi sui mutui sono collegate a bande e a casi di droga, in quanto rapprentano un meccanismo per il riciclaggio di denaro. A Chicago le autorità hanno incriminato 67 persone per frode, fra agenti immobiliari, costruttori e avvocati. «Questo tipo di crimini ha fatto sì che le banche e le società finanziarie si adoperassero per stringere gli standard di credito», sottolinea Patrick Fitzgerald, procuratore di Chicago.
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