Condominio, delibera nulla se non risulta che sono stati convocati tutti
È illegittima la delibera condominiale se non risulta che tutti gli aventi diritto sono stati inviati alla riunione.
La dimostrazione della corretta spedizione della convocazione a tutti gli aventi diritto spetta all’amministratore e non al singolo proprietario che, per ovvie ragioni, non potrebbe mai fornire una tale prova negativa (cioè la non corretta convocazione).
A dirlo è una recente ordinanza della Cassazione [1]. La Corte ha anche precisato che l’omessa verifica della convocazione di tutti, da parte dell’assemblea in sede di riunione, non è ragione sufficiente per far dichiarare invalida la delibera; non si può infatti assimilare l’omesso controllo al vizio di mancata convocazione di tutti gli aventi diritto.
Dunque, nel caso in cui il singolo condomino contesti al condominio la mancata regolarità degli avvisi di convocazione, grava sul condominio l’onere di provare che tutti i condomini sono stati tempestivamente convocati.
Se è vero – spiegano i giudici – che non basta la mancata verifica preliminare della convocazione di tutti i condomini per invalidare la delibera, è anche vero che [2] l’assemblea non può deliberare se non consta che tutti i condomini sono stati invitati alla riunione.
Ne consegue, ha concluso il collegio, che, se il singolo condomino contesti la validità della delibera dell’assemblea, spetta invece al condominio dimostrare che tutti i condomini siano stati tempestivamente avvisati della convocazione.
Diversamente, si finirebbe per porre a carico di un soggetto una prova negativa che sarebbe impossibile da raggiungere.
[1] Cass. ord. n. 22685 del 24.10.14.
[2] Art. 1136 cod. civ. comma 6.
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