Conti in rosso, amministratori di condominio nei guai
Le lamentele dei fornitori fanno scoprire un buco da 120mila euro, agli inquilini restano i debiti da saldare
VOGHERA. Tre amministratori condominiali sotto l’esame della procura di Voghera e il sospetto di ammanchi per centinaia di migliaia di euro. I magistrati di via Plana stanno lavorando anche a queste ipotesi. In un caso, almeno, l’indagine è arrivata a compimento. Imputata di appropriazione indebita è una donna vogherese che gestiva la contabilità di un condominio nel centro cittadino, a poca distanza dalla compagnia dei carabinieri.
Il magistrato, Ilaria Perinu, ha notificato al difensore l’avviso di chiusura indagini, e adesso dovrà depositare una richiesta nella cancelleria del giudice delle indagini preliminari. Si parla di un importo di circa 120mila euro. Quattrini che la donna avrebbe ricevuto dagli inquilini del condominio e che avrebbe dovuto utilizzare per pagare utenze e fornitori. Ad esempio, per le bollette di Asm e per il saldo dei servizi prestati dalle ditte che si occupano della pulizia delle parti comuni o della manutenzione dell’ascensore.
Secondo l’accusa, invece, questi soldi sarebbero stati “intercettati” dalla donna che, appunto, ne aveva il possesso per via del ruolo ricoperto. Il caso aveva iniziato a destare clamore, in città, già nello scorso mese di marzo. All’epoca, tuttavia, non erano ancora ben chiari i contorni della vicenda. Gli inquilini avevano appreso della loro scomoda posizione per via di alcuni avvisi lasciati nelle cassette delle lettere dall’impresa di manutenzione dell’ascensore. Secondo quelle diffide di pagamento, i conti non venivano saldati da almeno quattro anni. E una situazione simile aveva riguardato Asm Voghera che, nello stupore di alcuni dei residenti, non aveva mai sollevato il problema delle bollette inevase.
L’ax amministratrice aveva tentato una conciliazione, ma la cifra offerta era troppo bassa e alla fine l’assemblea dei condomini aveva deliberato di presentare un esposto alla procura della Repubblica.
Se questo caso, come detto, è stato definito dal punto di vista degli accertamenti, ne restano aperti almeno altri due. Si tratta di un uomo e una donna che, negli anni, hanno esercitato l’attività di amministratori di vari stabili cittadini.
Il copione sembra simile anche in queste circostanze. E si parla di cifre «considerevoli» che si sospetta siano state trattenute. Gli inquirenti stanno comunque raccogliendo la documentazione contabile relativa a questi altri due casi. Purtroppo, per legge le somme non pagate restano a carico degli inquilini, che hanno soltanto la possibilità di chiedere una rateizzazione.
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