Come compilare il questionario condominiale
Per redigere l’anagrafe condominiale, da aggiornare a ogni cambiamento, molti amministratori hanno inviato ai condomini un questionario da compilare e firmare
Arch. Carmen Granata scrive…
Cos’è il questionario condominiale?
Tra le novità portate dalla Riforma del Condominio, entrata in vigore quest’anno, c’è la cosiddetta anagrafe condominiale, una sorta di registro contenente diversi dati relativi alle unità immobiliari componenti il condominio, la cui tenuta è tra i nuovi compiti dell’amministratore.
questionario condominialePer redigere questo documento, da aggiornare a ogni cambiamento intercorso, molti amministratori hanno inviato ai propri condomini un questionario da compilare e restituire firmato.
Qualcuno può trovarsi in difficoltà a reperire alcuni dei dati richiesti; pertanto, in questo articolo vi forniamo una serie di informazioni pratiche di supporto alla compilazione.
Non essendoci delle linee guida per come tale questionario deve essere riempito, circolano in Italia diversi modelli, ciascuno redatto con modalità differenti dall’amministratore, aumentando la confusione tra coloro che devono compilarlo.
Chi deve compilare il questionario condominiale?
La compilazione e sottoscrizione del questionario è un dovere del proprietario dell’immobile, il quale è anche tenuto a comunicare, per iscritto, eventuali cambiamenti futuri all’amministratore, entro 60 giorni da quando sono avvenuti.
Nel caso in cui i proprietari fossero più di uno, è sufficiente che a sottoscriverlo sia soltanto uno di loro.
A onor del vero non sono previste sanzioni per chi non ottemperi a tale obbligo, né per chi compila il questionario in ritardo o con informazioni errate e nemmeno sono previste indicazioni sui tempi entro cui il questionario va restituito.
Tuttavia, il condomino inadempiente potrebbe ritrovarsi addebitate delle spese, perché, essendo l’amministratore obbligato a reperire determinati dati, può anche provvedere a suo carico, salvo poi ottenere il rimborso. Naturalmente dovrà trattarsi di dati di pubblico dominio, come quelli catastali, mentre per altri tipi di dati occorre l’esplicita autorizzazione al trattamento per la privacy.
Non è esatto però dire ai cittadini che tali spese possono essere esose, come si evince da qualche articolo sul web, perché in verità sono informazioni reperibili al costo di pochi euro. Tuttavia, siccome è facile trovarle nei documenti in proprio possesso, è sempre meglio adempiere personalmente alla compilazione del questionario.
Il modulo, una volta riempito, va firmato e accompagnato dalla copia di un documento d’identità.
A seguire spieghiamo quali sono i dati da inserire nel questionario.
Nel caso dovessero comunque insorgere delle difficoltà è sempre opportuno chiedere spiegazioni allo stesso amministratore del condominio.
Cosa bisogna indicare nel questionario condominiale?
Nel questionario bisognerà innanzitutto indicare le generalità, il codice fiscale e l’indirizzo di residenza, non solo del proprietario ma anche di chi vive nell’appartamento, ad esempio l’inquilino, il comodatario o l’usufruttuario.
questionario condominialeVanno poi inseriti i dati catastali dell’immobile, reperibili in vari modi:
• leggendoli nell’atto di acquisto;
• nella dichiarazione IMU;
• in una visura catastale;
• registrandosi all’apposito servizio presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Tra i dati catastali richiesti possono esserci i seguenti:
• Provincia e Comune
• Zona censuaria
• Particella e subalterno
• Categoria catastale
• Classe
• Rendita catastale.
La parte che ingenera maggiori dubbi è invece quella in cui bisogna inserire i dati relativi alla sicurezza. Quest’ultima viene spesso interpretata come obbligo a fornire copia del certificato di conformità degli impianti (elettrico, idrico, di riscaldamento, ecc.).
In realtà è sufficiente una dichiarazione del proprietario che attesti la data di costruzione o ristrutturazione dell’immobile e la realizzazione degli impianti secondo le norme vigenti all’epoca.
A questo proposito è bene ricordare che la legge non impone l’adeguamento degli impianti alle norme attuali se non in caso di interventi di ristrutturazione.
Pertanto è importante sottolineare la rispondenza alle norme vigenti all’epoca della costruzione/ristrutturazione e non a quelle attuali.
Naturalmente, nel fare tali dichiarazioni, bisogna essere più che certi di quanto si afferma.
In molti questionari si potrà anche già trovare la casella da spuntare con un’indicazione del tipo:
Il sottoscritto … dichiara che gli impianti sono a norma e conformi alle leggi vigenti.
Naturalmente tale casella non va spuntata se gli impianti sono stati realizzati prima dell’entrata in vigore delle attuali norme.
In alternativa, quando se ne è in possesso, è possibile fornire all’amministratore copia del certificato di agibilità. Per ottenere l’agibilità, infatti, è necessario essere in regola con tutte le norme di sicurezza, igiene e salubrità; in un certo senso, esso riassume l’esistenza di tutte le certificazioni.
Infine, un altro dato richiesto dal modulo è il tipo di immobile di cui si è proprietari.
Bisogna quindi indicare se si tratta di un appartamento, di un negozio p un ufficio, e così via.
http://www.lavorincasa.it/questionario-condominiale/
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