Limite alcuno non ha questo nostro deserto,
pace alcuna non ha questo cuore mio, quest’ anima.
Universi su universi han preso immagine e forma:
quale dunque di queste immagini è l’ immagine nostra?
Se tu vedrai per la strada una testa mozzata
che verso la nostra piazza sta rotolando,
chiedile, chiedile, i segreti del cuore
e ti dirà il nostro mistero nascosto.
Ah potesse, potesse un uccello volare
con il rutilante collare dell’ arcano di Salomone!
Che dir dunque? Che cosa sapere? Che questo racconto
è storia troppo alta pel nostro limitato potere.
Ma come tenere il silenzio, se ad ogni momento
questa mente sconvolta mi diventa più sconvolta ancora?
Pernici volano insieme, e falchi
nell’ aria sottile della nostra terra montana,
in un aria che è il settimo cielo dell’ aria,
e al cui apogeo brilla il nostro Saturno.
Non sono i sette cieli sotto il Trono, all’ Empireo?
Ma oltre l’ Empireo e il Trono corre la nostra folle rivoluzione!
Anzi, a che parlare di brame d’ Empireo e di Cieli?
E’ verso il giardino dell’ Unione Perfetta che vola il nostro pensiero.
Lascia questo discorso e più non chiedermi nulla,
chè la nostra storia è interrotta, spezzata,
E ormai Salàh ad-Din, l’ Amico, ti mostrerà
la bellezza suprema del nostro Imperatore e Sovrano.
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