Cause tra condomini: competenza del luogo ove si trova il condominio
Se è certo che una controversia tra condòmini e condominio debba essere decisa dal giudice del luogo ove si trova il condominio stesso, qualcuno si è posto il dubbio, invece, di quale sia il tribunale competente per territorio nel caso in cui la vertenza riguardi invece liti tra singoli condomini, ossia tra due proprietari, lasciando fuori l’ente di gestione.
Pensiamo al tipico caso di infiltrazioni da un appartamento a un altro: in questo caso, il bene danneggiato e quello danneggiante non rientrano nella comunione condominiale. In casi come questo siamo invece davanti a una responsabilità extracontrattuale per danni subiti dai proprietari di uno degli immobili appartenenti al complesso condominiale.
La questione è stata così posta alla Cassazione la quale, in una sentenza appena pubblicata [1], ha così deciso.
Per quanto attiene alle liti tra singoli condomini, decide il giudice del luogo ove si trova il condominio. Infatti, qualunque controversia possa insorgere nell’ambito condominiale per ragioni afferenti al condominio è una controversia “tra condomini”, la cui decisione [2] spetta esclusivamente al giudice del luogo dove si trovano i beni comuni o la maggior parte di essi. Non è, quindi, competente – secondo la regola generale delle azioni per risarcimento dei danni – il tribunale del luogo di residenza del convenuto.
Dunque, secondo la Suprema Corte, è competente il giudice del luogo dove si trova l’immobile: questo perché la norma del codice di procedura civile che regola il foro per le cause tra condomini [3] va interpretato alla lettera.
Tale norma stabilisce che, per le cause tra condomini oppure tra condomini e condominio, è competente il giudice del luogo dove si trovano i beni comuni o la maggior parte di essi. Tale definizione – sottolineano i supremi giudici – si deve ritenere comprensiva di qualunque controversia “tra condomini”, a prescindere dall’oggetto della causa, e quindi anche per quelle di risarcimento dei danni.
[1] Cass. sent. n. 180/15 del 12.01.2015.[2] Ex art. 23 cod. proc. civ.
[3] Art. 23 cod. proc. civ.
http://www.laleggepertutti.it/62264_cau … onWNA.dpuf
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