Caldaia a condensazione in condominio. Quali vantaggi?
D.ssa Giada D’ Amato scrive…
In un condominio con impianto di riscaldamento centralizzato, la sostituzione della caldaia tradizionale con una caldaia a condensazione può risultare certamente una scelta molto vantaggiosa.
La caldaia a condensazione permette di ottenere un rendimento maggiore e la riduzione di emissione di ossido di azoto e monossido di carbonio. Alla base del principio di funzionamento delle caldaie a condensazione c’è il recupero, e quindi il riutilizzo, del calore latente presente nei fumi generati dalla combustione.
Questa particolare caratteristica è dovuta alla presenza di scambiatori di calore, all’interno dei quali vengono fatti scorrere i fumi di scarico. Gli scambiatori, utilizzando la temperatura dell’acqua di ritorno dell’impianto termico, più fredda rispetto alla temperatura dell’acqua di mandata, raffreddano questi fumi, il vapore acqueo contenuto nei gas di scarico condensa e l’energia termica che si libera viene ceduta all’impianto di riscaldamento. In questo modo è possibile sfruttare tutto il calore reso disponibile dalla combustione, una parte del quale andrebbe disperso attraverso il camino nelle caldaie tradizionali.
Vantaggi.
I benefici derivanti dall’installazione di caldaie a condensazione dipendono molto dalle dimensioni del condominio, ovvero dai consumi reali. In un edificio composto da 30-40 appartamenti, i costi possono diminuire dal 20 al 30%. Il risparmio aumenta se l’impianto è alimentato a gasolio e si procede, oltre alla sostituzione del generatore, anche ad una trasformazione del tipo di combustibile usato.
Le caldaie che utilizzano il gasolio hanno infatti un rendimento di molto inferiore rispetto a quello delle caldaie a gas.
Quanto vi costa?
Per quanto riguarda i costi per effettuare la sostituzione, parliamo di un investimento che, tenendo anche presente l’alto rendimento e le detrazioni fiscali in corso, dovrebbe rientrare in 3 o 4 anni.
Nel dettaglio, consideriamo un condominio con 40 appartamenti che ha una spesa per il consumo di gas pari 67.750 Euro. Effettuando la sostituzione della caldaia tradizionale con una a condensazione, il costo dell’investimento ammonta a 68.860 Euro e il consumo di gas si riduce del 22%, portando la spesa termica annua a 46.200 Euro.
Se consideriamo l’agevolazione fiscale pari al 65%, l’investimento dovrebbe rientrare dopo un periodo pari a due anni e mezzo.
Il fisco.
Con particolare riferimento alle detrazioni fiscali, il Governo, nell’ambito del piano di riqualificazione energetica degli edifici, ha introdotto detrazioni anche per la sostituzione di impianti di climatizzazione con impianti dotati di caldaie a condensazione ed alla contestuale messa a punto del sistema di distribuzione.
Le detrazioni risultano pari al 65% per le spese di riqualificazione energetica di edifici esistenti sostenute dal 6 Giugno 2013 al 31 Dicembre 2014.
Tale percentuale (salve eventuali modifiche introdotte nella prossima Legge di Stabilità) passerà al 50 % per gli interventi effettuati nel corso dell’anno 2015, dal 1 Gennaio al 31 Dicembre. Dal 1.1.2016 la detrazione scenderà al 36%, cioè alla percentuale ordinaria prevista per i lavori di ristrutturazione edilizia.
In condominio. Nel caso degli edifici in condominio, tuttavia, la situazione è differente: per gli interventi sulle parti comuni o che interessino tutte le unità immobiliari che compongono l’edificio, la detrazione è pari al 65% per le spese sostenute dal 6 Giugno 2013 fino al 30 Giugno 2015. La detrazione poi scenderà al 50% e rimarrà tale fino al 30 Giugno 2016.
Non meno importante è la riduzione dell’emissione di sostanze inquinanti che l’adozione di una caldaia a condensazione comporta. Le caldaie tradizionali producono gas particolari, causati dalla combustione delle fonti energetiche, quali anidride carbonica e ossidi di azoto.
Le nuove caldaie a condensazione, al contrario, riducono l’emissione di tale sostanza dannose per l’ambiente. L’inquinamento viene ridimensionato proprio grazie alla raccolta e allo smaltimento della condensa, contenente gli acidi nocivi. Tale condensa viene eliminata attraverso la rete fognaria nel caso di ambienti domestici, e da impianti di smaltimento nel caso di ambienti più ampi.
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