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Bologna, arriva obbligo della targa

Anche a Bologna i condomini avranno l’obbligo della targa
Prescritte da Palazzo D’Accursio per rendere visibile il nome degli amministratori e “identificare i soggetti obbligati al pagamento del canone per le occupazioni con passi carrabili”. Costi a carico dei proprietari fino a 48 euro

Cari amici,

Anche a Bologna nasce l’ obbligo di appendere in condomìnio una targa con i dati dell’ amministratore, al fine di “identificare celermente i soggetti passivi obbligati al pagamento del canone per le occupazioni con passi carrabili”.

Questo obbligo che il Comune di Bologna adotta per motivi fiscali, a Milano è prassi consolidata da anni, ed è molto utile per i condòmini, per i terzi, e per gli stessi amministratori.

Credo che la “targa” sia uno strumento necessario, e serva a tutelare i terzi e gli stessi condòmini, in quanto manifesta con chiarezza i dati del rappresentante legale del condomìnio.

Infatti, il termine “amministratore” è di per se confuso, e viene utilizzato spesso in modo fuorviante dagli operatori nel mercato.

Al fine di controllare la correttezza dei dati pubblicati nella targa è bene tenere conto di quanto segue:

Solo le persone fisiche e le società di capitali possono essere “rappresentanti legali” di enti condominiali.

Pertanto tutte le targhe che pubblicano i dati che si riferiscono a società di persone (S.n.c. oppure S.a.s) sono sbagliate, poichè non identificano correttamente il rappresentante legale del condomìnio.

Inoltre è bene ricordare che ogni rappresentante legale fa parte di una organizzazione di gestione di beni immobili, e sarebbe bene che i condòmini sapessero con esattezza per lo meno “chi” tiene effettivamente i loro conti, “chi” sia il rappresentante legale del condomìnio, e “chi” sia effettivamente la persona che, di fatto, lavora come mediatore sociale e si manifesta come punto di contatto tra i condòmini e l’ organizzazione di gestione dei beni comuni.

Queste tre funzioni aziendali sono diverse, e spesso i soggetti che assolvono a queste funzioni sono sconosciuti ai terzi e agli stessi condòmini, i quali “credono” di sapere chi effettivamente gestisce i loro beni comuni.

Il resto del carlino

Bologna, 5 dicembre 2008 – Entro tre mesi spunteranno le targhe su tutti i condomini di Bologna. Saranno obbligatorie e la spesa a carico dei proprietari. Sono le targhe identificative prescritte dal Comune per rendere immediatamente visibile il nome dell’amministratore di ogni palazzo, e che andranno naturalmente aggiornate ad ogni cambio di amministratore.

Uno strumento considerato necessario in municipio “per identificare celermente i soggetti passivi obbligati al pagamento del canone per le occupazioni con passi carrabili – si legge in una determinazione dirigenziale di Palazzo D’Accursio – nonchè per altre esigenze relative agli adempimenti posti dalla vigente normativa a carico degli amministratori di condominio”.

Ma la targhetta negli atri condominiali servirà anche a “disporre in qualsiasi momento di un elenco aggiornato dei nominativi degli amministratori di condominio anche con finalità di sicurezza pubblica in modo tale che Ausl, Vigili del fuoco, Comuni, Protezione civile possano avere dei riferimenti immediati in caso di necessità”. Palazzo D’Accursio ha varato il 28 novembre i criteri per la targhetta condominiale, che deve “essere applicata al muro con il lato più lungo parallelo al solaio”, essere “di plexiglass o materiale simile e possibilmente fosforescente” oppure “armonizzabile in ottone negli edifici di pregio”.

La targa inoltre “dovrà riportare in colore nero” il nome del condominio, dell’amministratore, l’indirizzo dello studio, il numero di telefono ed “il logo del Comune di Bologna”, per il quale “dovranno essere rispettate le specifiche tecniche” già indicate dalla giunta comunale. Come detto ci saranno tre mesi di tempo: se non sarà rispettato il termine “l’amministrazione si riserva di provvedere direttamente” al montaggio, “addebitando le spese di fornitura, posa in opera e costituzione della relativa banca dati ai condomini”, per un massimo di 36 euro per le targhe in plexiglass “o materiale simile” e di 49,80 euro per le targhe in ottone “negli edifici di pregio”.

Le stesse spese verranno addebitate ai nuovi amministratori che non provvederanno ad aggiornare le targhe entro tre mesi. Il settore Entrate assicura nell’atto che il Comune “provvederà ad adottare ogni misura idonea per pubblicizzare tale adempimento al fine di informare le associazioni di categoria interessate e gli amministratori di condominio”.

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