Berlusconi: “D’Addario pagata contro di me”
Lei smentisce: “Non c’è alcun mandante”
Il leader del Pdl: “Mai pagato una donna. Non c’è nulla nella mia vita privata di cui mi debba scusare”; le confessioni del premier al settimanale “Chi”: “Un mandato molto preciso e benissimo retribuito” Tenero verso Veronica: “Con mia moglie una ferita dolorosa. Le vere storie d’amore non si cancellano”
Cari amici,
Oggi, tanto per cambiare, su tutti i giornali si parla ancora di Berlusconi e le sue “accompagnatrici”.
Silvio ha raccontato a “Chi” la sua verità, ed oggi le polemiche si accendono sono su tutti i giornali.
A giudizio di Berlusconi, pertanto, diverse decine di ragazze sarebbero partite da casa loro, si sarebbero vestite in abiti succinti, avrebbero sorriso, applaudito ai video dei successi del “capo”, saltuariamente (si dice) lo avrebbero intrattenuto sotto le lenzuola, …il tutto senza essere pagate??
Ricordo che il protagonista di questa vicenda non è un attore prestante, ma bensì un vecchietto di più di settant’ anni che si “atteggia” a uomo arrivato dalla cima del suo scandaloso patrimonio personale!
Il settimanale Famiglia Cristiana scrive che Silvio è “indifendibile”.
Anch’ io ritengo che non ci siano argomenti per giustificarlo.
A mio giudizio, ci sono le premesse per approfondire il problema da un punto di vista sociale:
Berlusconi, infatti, fonda la sua strategia di difesa su una corrente di pensiero sottostante che pensa la morale come se fosse un fatto esclusivamente personale.
Questa corrente di pensiero è profonda e abbraccia tanti punti di vista riguardanti i concetti di “verità”, di “vita privata”, di “comune senso del pudore”.
La Chiesa cattolica denomina questa corrente di pensiero, la quale si muove velocemente all’ interno dei nostri schemi filosofici, con il termine “relativismo”.
Questa corrente di pensiero in quest’ occasione si manifesta in tutte le sue contraddizioni:
Esiste un uomo, infatti, il quale assume il potere di mantenere degli atteggiamenti morali “equivoci”, giustificandosi con argomenti inconsistenti, al di la di ogni opinione contraria che possa diffondersi nell’ opinione pubblica.
Questo “potere”, in sostanza è basato sulla possibilità di comunicare tutto ed anche il contrario di tutto, modellando il pensiero su quanto i vari ascoltatori sono in grado di accettare.
Questo modello di pensiero è quello che oggi domina la nostra società, cosi tanto che la Chiesa cattolica ha inventato un termine più specifico: Dittatura del relativismo.
La conseguenza, per tutti noi, è che siamo costretti a tenerci le “balle” di Berlusconi, perchè il sistema informativo è così contraddittorio che non è in grado di mantenere un atteggiamento coerente neanche su fatti così chiari ed eclatanti come questo.
Siamo schiavi di una comunicazione distorta che ci condanna all’ isolamento e alla solitudine.
Dobbiamo liberarci!
La Repubblica
ROMA – In un’intervista al settimanale “di famiglia” Chi Silvio Berlusconi torna a parlare dell’inchiesta di Bari e attacca la teste-chiave Patrizia D’Addario: “C’è qualcuno che ha dato un mandato molto preciso e benissimo retribuito a questa signora”, afferma.
Ma la D’Addario nega: “Smentisco che ciò sia accaduto. E sfida “l’onorevole Berlusconi, qualora sia in possesso della minima prova a sostegno della sua affermazione, a volerla trasmettere all’autorità giudiziaria. Se così non fosse – conclude – vorrei pregarlo di astenersi da simili affermazioni”.
“Mai pagato una donna”. Il contrasto prosegue a distanza. Nega Berlusconi di aver mai cercato compagnia femminile a pagamento: “Non ho mai pagato una donna. Non ho mai capito che soddisfazione ci sia se non c’è il piacere della conquista”. E infine la stoccata ai giornalisti: “Non ho nulla di cui dovermi scusare con nessuno. Non c’è nulla nella mia vita privata – dice il premier – di cui io mi debba scusare. Sono invece in tanti, dagli editori ai direttori dei principali quotidiani italiani, che debbono vergognarsi e che dovrebbero scusarsi con me. Ma non lo faranno certo. Perderanno credibilità e lettori”.
Tenero verso Veronica. Parole tenere, invece, per la moglie. “Le vere storie d’amore non si cancellano mai” dice, commentando la sua situazione coniugale dopo il caso Noemi, la lettera di Veronica Lario, e quanto accaduto nelle ultime settimane con le rivelazioni di ragazze che sarebbero state pagate per partecipare a serate in compagnia del premier nella sua residenza di Roma e nella villa in Sardegna. La “vera storia d’amore” è quella con Veronica Lario, e a questo proposito Berlusconi ammette: “E’ una ferita dolorosa, non so se il tempo la rimarginerà”.
Il “fango” e la famiglia. Se quella che si è aperta dopo le parole di sua moglie Veronica è “una ferita dolorosa”, perché “le vere storie d’amore non si cancellano mai”, una certezza nella vita del premier c’è, ed è il suo rapporto con i figli. “Non ho paura di nulla”, dice. E “il fango che mi hanno gettato addosso – come definisce le notizie riportate in questi giorni dai quotidiani a proposito delle sue frequentazioni femminili – mi ha unito ancora di più con i miei figli”.
“Loro dalla mia parte”. I figli, per la cronaca, si erano prontamente schierati con il padre dopo le polemiche sollevate dal segretario Pd, Dario Franceschini, quando aveva usato l’espressione “affidereste i vostri figli a quest’uomo?”. “La loro risposta di fronte alle incredibili affermazioni del leader dell’opposizione – osserva il presidente del Consiglio – è stata per me la più grande gioia da molto tempo a questa parte”.
“Veronica? Sono triste ma sereno”. Quanto al destino del suo matrimonio, Berlusconi si dice “triste ma sereno”. Poi mostra nostalgia nel ricordare la madre, recentemente scomparsa, “penso a lei ogni giorno, mi ha insegnato a non avere paura di nulla, a non farmi scoraggiare”.
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