Pd, Grillo annuncia: “Mi iscrivo al Pd”
Fassino: “Una boutade, non ci preoccupa”
Bersani: “Il partito non è un taxi ma una cosa seria”
Di Pietro: “Suo l’unico programma valido, deriso dai soloni della politica
Cari amici,
Anche Grillo pare che si sia deciso a “scendere in campo”!
Se questa notizia corrisponderà alla realtà, potrebbe essere una gran bella novità per l’ Italia.
A mio giudizio Beppe Grillo è un competitor che può confrontarsi con Berlusconi, e ha i numeri per poter “contare” nel nostro paese.
Mi piacerebbe capire quanto questa decisione sia stata presa con il supporto di Marco Travaglio.
Insieme Beppe Grillo e Marco Travaglio potrebbero conquistarsi una notevole forza politica “dentro” il PD, e a mio giudizio questa sarebbe una scelta molto migliore che fondare un’ altro ennesimo partito.
Mi chiedo se i “vecchi” del PD lo faranno candidare.
….mi piacerebbe, mi piacerebbe molto, e forse tornerebbe in me la voglia di fare politica attiva.
Nel nostro paese c’ è molto bisogno di una nuova classe politica con una nuova moralità, che entri in campo e provi a ridare fiducia e speranza alla nostra stanca società.
Spero che succederà, e prego perchè questi fatti nuovi sappiano portare nuove prospettive politiche e sociali.
Tutti noi siamo responsabili della nostra società!
Smettiamo quindi di lamentarci, e cominciamo a lavorare perchè la nostra società diventi migliore e più solidale.
La Repubblica
ROMA – Beppe Grillo tira dritto per la sua candidatura alle primarie del Pd annunciata ieri, affermando ai microfoni di Sky Tg 24 di avere “presentato oggi domanda di iscrizione al Pd “. Iscrizione necessaria per poter partecipare alle primarie e raccogliere le firme. Grillo arriva addirittura a minacciare “conseguenze”, nel caso in cui il Pd trovi un cavillo per impedire la sua iscrizione. “Mi sono letto tutto lo statuto e il regolamento e garantisco che non esiste la possibilità di non accettarmi. E se troveranno, se si inventeranno, un comma per non farmi iscrivere ne pagheranno le conseguenze” – ha detto il comico genovese. Le reazioni tra i democratici non si sono fatte attendere, con alcuni ‘pezzi forti’ del partito schierati contro quello che sembra un uso di comodo del Pd e altri che, in qualche caso, hanno mostrato una discordanza di idee, aprendo la porta al comico-blogger.
Fassino: “Provocazione”. Dagli studi di Repubblica tv, l’attuale responsabile degli esteri del Pd, Piero Fassino ha così commentato la decisione del comico-blogger:”Penso che quella di Grillo sia una boutade, la interpreto come una delle tante provocazioni a cui ci ha abituato un uomo di spettacolo” – ha detto Fassino.
Poi l’ex segretario del Ds ha parlato della membership nel Pd: “Un partito non è un taxi sul quale si sale e si scende, è una cosa seria. Il partito con un congresso deve prendere scelte impegnative. Le cose devono essere chiare, ci si iscrive a un partito e ci si candida a guidarlo quando se ne condividono gli obiettivi. Grillo invece ha manifestato ostilità nei confronti del Pd e dei suoi dirigenti. Nessuno è preoccupato della candidatura di Grillo. Ma ci sono delle regole, c’è una fase congressuale alla quale partecipano gli iscritti, poi la seconda fase prevede le primarie” – ha concluso Fassino.
Bersani: “Partito è cosa seria”. Uno dei candidati alla segreteria nazionale del partito, Pierluigi Bersani, si è espresso sulla stessa lunghezza d’onda di Fassino: Il partito non è un autobus sul quale salire e fare un giretto ma una è una cosa seria – , ha detto Bersani a margine dell’apertura del “Comitato per Bersani”, oggi a Pozzuoli, in provincia di Napoli – e il congresso sarà anche un’occasione per riflettere sulle regole che ci siamo dati”. La candidatura di Grillo è, secondo Bersani, “una proposta che testimonia che abbiamo allestito un partito che può essere ritenuto come una occasione da prendere per sviluppare la propria politica. Un partito deve avere un suo profilo, una identità e regole certe – ha sottolineato – non può essere confuso come una galassia a cui ognuno può partecipare. E’ un problema che dobbiamo cercare di risolvere” – ha concluso.
Melandri: “Grillo sputa veleno sul partito”. “A Grillo vorrei dire che il Pd non è un tram su cui si può salire all’occorrenza”. Questa la reazione della deputata del Pd Giovanna Melandri al possibile futuro democratico di Beppe Grillo. “Uno che ha sputato veleno sul partito fin dalla sua nascita non può candidarsi a guidarlo. Credo che prima dei colpi di scena, chi sceglie di impegnarsi in politica debba avere rispetto per migliaia di cittadini che, a diverso titolo, si sono impegnati per costruire il Pd e che, rispettandolo, ci credono veramente”.
Marino: “Grillo? Perché no?” Di tutt’altro avviso sembra essere Ignazio Marino, uno dei tre candidati ‘ufficiali’ alla segreteria del Pd, insieme a Bersani e all’attuale segretario Dario Franceschini. Il senatore-chirurgo ha affermato di non “avere pregiudizi nei confronti di una possibile candidatura di Grillo alle primarie”. Marino ha spiegato: “Seguendo le regole della democrazia, chiunque ha le carte e le firme lo può fare. Io non giudico le persone, se Grillo arriverà con una mozione strutturata e risposte concrete sui temi che preoccupano le persone che vivono nel Paese, non vedo perchè debba essere escluso”.
Di Pietro: “Suo unico programma serio”. In difesa di Grillo anche il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, che, del comico genovese, condivide alcune battaglie. “Vedo che molti nel Pd fanno a gara per irridere la candidatura di Grillo a segretario, eppure il suo è l’unico programma esposto, molto più articolato delle idee che finora abbiamo sentito dagli altri candidati”. Di Pietro ha poi aggiunto: “Il Parlamento pulito, la legge sul conflitto d’interessi, l’acqua pubblica, il no al nucleare e lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, il massimo di due legislature per i parlamentari, wi-fi gratuito, l’informazione libera, con il ritiro delle concessioni televisive di Stato ad ogni soggetto politico: sono tutti punti – ha sottolineato Di Pietro – che l’Idv sta portando avanti da tempo e che, per questo, condivide”.
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