Cari amici,
come fa un popolo che è stato schiacciato dalla finanza internazionale a risollevare la propria economia?
Le misure di austerity della Bce hanno diminuito fortemente le capacità di spesa di quello sfortunato paese.
Un paese che non può spendere, non spende e non consuma, e diventa sempre meno interessante per gli investimenti.
Per questi motivi, alle prossime scadenze i titoli di debito greci non potranno essere pagati.
Questa evidenza già oggi è chiara per tutti, ma non si dice per motivi politici.
E intanto in Grecia si continua ad essere derubati di diritti e di potere di acquisto!
Atene per ora è salva, ma tutti sanno che il difficile comincia ora. Il sacrificio degli investitori privati che hanno visto tagliati del 74% i propri crediti verso la Grecia regala una boccata d’ossigeno. Permetterà l’arrivo degli aiuti internazionali e il rimborso dei 14 miliardi di debito in scadenza il 20 marzo. Si è evitato il default incontrollato che avrebbe provocato secondo le stime dell’Iif (l’associazione mondiale delle grandi banche) perdite per mille miliardi al sistema finanziario internazionale.
Ma è ovvio che ora tocca alla Grecia. Tamponata la mina del debito da qui in avanti deve fare in modo di farcela da sola. E qui è il problema. Come fa un paese sottoposto a dure misure di austerity fiscale a ritrovare quella crescita in grado di rendere sostenibile negli anni a venire il peso, che resta elevato, del proprio
di Fabio Pavesi con un articolo di Vittorio Da Rold – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/AZMXm
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