http://www.agapecentroecumenico.org
agape centro ecumenico
Agape si definisce Centro Ecumenico e intende il suo ecumenismo in un senso molto ampio. Incontro fra credenti di diverse fedi e confessioni religiose, certamente, ma con un carattere laico che fa sì che anche chi non crede si senta a casa propria. E poi incontro tra atei, agnostici e credenti, in un dialogo in cui ognuno/a lasci cadere la presunzione di sapere e di possedere la verità.
Agape sorge all’interno di una delle Valli Valdesi, la sola zona in Italia dove i protestanti costituiscono una presenza sociologicamente rilevante. E’ legata al mondo protestante italiano e organizza ed ospita incontri e convegni nazionali ed internazionali.
La sua costruzione inizia nel 1947 per iniziativa di alcuni giovani protestanti guidati dal pastore valdese Tullio Vinay e sostenuti dal movimento ecumenico internazionale. Alla costruzione partecipano per anni centinaia di giovani provenienti da tutto il mondo: per la generazione appena uscita dalla guerra Agape è un segno di riconciliazione, di sforzo collettivo nel lavoro manuale, di vita comunitaria ed esperienza ecumenica.
Il nome di Agape richiama l’amore di Dio per l’umanità che si riflette nella vita di chi crede: l’apostolo Paolo afferma: "l’agape non verrà mai meno" (I Corinzi 13).
Fin dall’inizio il lavoro di Agape è caratterizzato dal volontariato, e da subito si costituisce una comunità residente che gestisce l’organizzazione pratica del centro ma che accompagna anche la sua elaborazione culturale.
Il gruppo residente è composto da circa dodici persone, giovani donne e uomini che provengono da diversi paesi e da diverse posizioni di fede o di non fede. La vita comunitaria è un luogo in cui si impara a crescere e ci si arricchisce a vicenda, nella fatica dell’incontro, del confronto, dello scontro anche. Il gruppo residente è il primo luogo in cui Agape gioca la sua scommessa di costruire una comunità multiculturale.
Nei periodi di maggior afflusso di persone nel centro (estate, Natale, Pasqua) un gruppo di ‘campolavoristi/e’ italiani/e e stranieri/e viene ad affiancare il gruppo residente. Perché non sia soltanto un gruppo che vive un volontariato generico, ma possa sentirsi parte del progetto di Agape, molte energie vengono spese per costruire insieme il senso di questa comunità.
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